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Eco perfomance dei capoluoghi : Perugia è al quinto posto tra le città medie secondo Legambiente , Ambiente Italia e Sole 24 Ore

Sara Minciaroni

Presentato questa mattina a Venezia il rapporto della XIX edizione di Ecosistema Urbano l’annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani. Nonostante il quadro che emerga non sia certo dei migliori per il Bel Paese, Perugia strappa un ottimo quinto posto tra le città medie ovvero quelle comprese tra gli 80mila e i 200mila abitanti.

Perugia – Nella graduatoria che riguarda il nostro capoluogo, invece, la vetta più alta è Trento, che l’anno scorso era seconda alle spalle di Bolzano. Seguono nella classifica generale delle città medie: Bolzano (2ª), La Spezia (3ª), Parma (4ª), e Perugia (5ª). I centri urbani di medie dimensioni dimostrano, rispetto alle grandi e alle piccole città, una migliore reattività allo stallo generale. Non è tutto, infatti Perugia ha anche ottenuto un riconoscimento speciale per le best practice, in particolare per gli ” acquisti verdi “. Il capoluogo umbro, come La Spezia e Parma, si caratterizza per “un andamento equilibrato nei diversi parametri senza nessun grosso exploit, con valori positivi che si alternano a elementi di sofferenza dell’ambiente urbano”.

Le criticità – Nell’insieme dei capoluoghi italiani, ad esempio, torna a crescere l’inquinamento atmosferico, la media delle polveri sottili passa da 30 a 32 microgrammi per metro cubo, e sono dieci in più, da 27 si passa a 37, i giorni dell’anno in cui l’ozono scavalca i limiti di legge. Senza contare l’inefficienza energetica e quella del trasporto pubblico, messo sotto pressione dai tagli e incapace di attrarre passeggeri. Non crescono inoltre le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le reti ciclabili urbane. Un quadro che, nel grigiore generale, vede emergere Venezia, tra le grandi città, Trento, tra i centri urbani di medie dimensioni, e Verbania, tra le piccole. In tutti e tre i casi, però, si tratta di primati relativi: ” non sono le città più sostenibili, ma sono le meno insostenibili ” . Rimane invece indietro il sud Italia con Messina, Reggio Calabria e Vibo Valentia ultime in classifica, sia che si parli di grandi capoluoghi, sia di medi o piccoli centri.

Il rinascimento urbano è possibile – “Le città – spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – possono essere il fulcro di un rinnovamento radicale del Paese, perché insieme alla costruzione di un’ economia a bassa emissione di anidride carbonica e la messa in sicurezza dei territori e degli edifici, rappresentano la via maestra per uscire dalla crisi economica e dal declino. Il rinascimento urbano è possibile, non è un’utopia, ma oltre ad una politica nazionale più attiva in questa direzione, serve anche il coinvolgimento e la consapevolezza delle singole persone. C’è un mondo di cose da fare ed Ecosistema Urbano fotografa fedelmente lo stato delle città italiane, mai come quest’anno così statiche nella qualità ambientale”.

A ritirare il premio l' assessore Pesaresi – L’assessore all’Ambiente Lorena Pesaresi, a Venezia per la presentazione e per l’assegnazione del premio, ricorda come Perugia, infatti, stia impiegando olio rigenerato su alcuni automezzi del Cantiere comunale. ” “Lo scopo è – sottolinea – dimostrare come l' olio lubrificante rigenerato possieda caratteristiche equivalenti agli oli motore di prima raffinazione”.

Soddisfazione per il 5° posto – L' ’assessore Pesaresi sottolinea che “molto spesso queste indagini si caratterizzano per una forte variabilità, da un anno all’altro. Il quinto posto è un piazzamento di eccellenza, ancor più se raggiunto per il secondo anno consecutivo. A scorrere con attenzione le varie voci troviamo delle sottolineature che rendono il senso delle politiche ambientali ed energetiche che questa Amministrazione sta sviluppando. Degni di rilievo, in particolare, sono il quarto posto per il PM10 più basso, il quinto posto sia per i viaggi collettivi che per il numero delle certificazioni ambientali ISO 14000, il sesto posto per kw installati di fotovoltaico su edifici comunali. Sono tutti campi ai quali il Comune ha posto grande attenzione.

Lo scopo è migliorare – Ci sono altri campi su cui il Comune sta ponendo attenzione ” Vorrei citare – continua la Pesaresi – per esempio, lo sviluppo dei percorsi ciclopedonali, l’incentivazione alle bici elettriche ma soprattutto il grande lavoro che stiamo facendo con la mobilità elettrica (su questo tema è prevista un’assemblea cittadina, il prossimo 6 novembre, alla Sala dei Notari, dove il Comune presenterà il progetto “Mobilità elettrica a Perugia” e gli incentivi previsti). L' ’obiettivo è sempre quello di ridurre le automobili private in circolazione, che sono ancora troppe, come si evince da una delle voci della indagine, ma soprattutto fare in modo che quante più auto possibile viaggino a emissioni zero. L’auto elettrica o ibrida è il futuro. Un altro campo su cui ci stiamo concentrando – conclude l’assessore – resta la corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Il ventiduesimo posto per incremento della raccolta differenziata è un buon risultato ma dobbiamo migliorare, e dobbiamo migliorare anche sul fronte della riduzione della produzione dei rifiuti, che sono ancora troppi “”.