"Ecco perché in Umbria si pesca dal 24 febbraio" - Tuttoggi.info

“Ecco perché in Umbria si pesca dal 24 febbraio”

Redazione

“Ecco perché in Umbria si pesca dal 24 febbraio”

I temi caldi affrontati dall'assessore regionale Cecchini all'iniziativa Asd Pesca sportiva Costano con Mario Lanari
Lun, 18/02/2019 - 10:25

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Ad una settimana dall’inizio della stagione di pesca, l’assessore regionale Fernanda Cecchini ha parlato del calendario piscatorio, dei rapporti con le Marche, dei ripopolamenti dei corsi d’acqua umbri, delle difficoltà incontrate nella reperibilità delle trote del ceppo mediteranneo. Temi “che in questi giorni hanno fatto infiammare il mio telefonino” ha detto l’assessore, ricordando come le direttive europee siano sempre più stringenti in materia di caccia e pesca. Cecchini ha spiegato perché in Umbria si sia scelto di lasciare l’apertura all’ultima domenica di febbraio, nonostante proprio l’Ue spinga per posticiparla, così da favorire la riproduzione delle trote autoctone. Le Marche, con cui negli ultimi anni si è sempre concordata l’apertura, questa volta hanno deliberato a fine gennaio di posticiparla di due settimane. Un tempo che però per i tecnici della Regione Umbria risulterebbe ininfluente, senza contare che ormai sarebbe stato troppo tardi rifare i tabellamenti. E così l’Umbria ha mantenuto la data del 24 febbraio per l’avvio della pesca. Una scelta che, ha lasciato intendere l’assessore, potrebbe essere confermata anche in futuro, salvo diverse indicazioni degli esperti e la necessità di non incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Ue.

La novità, positiva per i pescatori, riguarda la quantità di trote immesse quest’anno: 70 quintali, 30 in più dello scorso anno, grazie alla maggiore disponibilità delle trote di ceppo mediterraneo (quelle autoctone che possono essere immesse) garantita dall’allevamento di Borgo Cerreto.

L’occasione per parlare di questi temi “caldi” per i pescatori è stata la presentazione del libro che ripercorre la storia dell’Associazione pesca sportiva di Costano (prima Enalpesca, da qualche anno associata alla Libera Pesca), scritto da Leandro Lunghi, con il contributo di Mario Lanari, autentica istituzione nel mondo della pesca regionale e nazionale. Cecchini ha ricordato proprio i confronti nella Consulta regionale della pesca con Lanari (la Libera pesca era infatti contraria al posticipo dell’apertura della stagione) riconoscendone però la correttezza e la indiscussa competenza.

Un libro (in distribuzione gratuita) nel quale, oltre alla storia di una delle più attive associazioni di pescatori sportivi dell’Umbria (molto impegnata anche in attività sociali e per il territorio, come ha ricordato la presidente dell’Assemblea regionale dell’Umbria, Donatella Porzi), raccoglie utili informazioni sui corsi d’acqua regionali, sulle cinquanta specie ittiche che li popolano e che raccoglie il Vademecum del pescatore elaborato dal funzionario della Regione Umbria (prima alla Provincia di Perugia che aveva competenza in materia) Mauro Natali.

All’evento, presentato da Paolo Baiardini, hanno partecipato pescatori in rappresentanza di numerose associazioni da tutta Italia. E naturalmente il presidente dell’Asd Pesca Sportiva di Costano, Roberto Magi, insieme al sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri ed all’assessore Filiberto Franchi.

Vista la presenza del presidente nazionale della Libera Caccia, Paolo Sparvoli, l’assessore Cecchini ha citato le battaglie legali sull’attività venatoria (“quest’anno, come Regione Umbria – ha detto – ce la siamo cavata sull’impugnativa al Tar”) auspicando una maggiore unità delle associazioni venatorie, strette tra attacchi e direttive Ue molto severe.

Al termine dell’iniziativa Mario Lanari è stato premiato dall’Asd Costano con una targa di riconoscenza e con un’omaggio dell’Associazione sportiva torinese.

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