L’amministrazione comunale punta decisa verso l’introduzione della tassa di soggiorno già da questa estate. Nonostante le consuete scaramucce con l’opposizione, oggi in commissione normativa sono stati illustrati i principali articoli del regolamento già adottato in giunta, su cui poi dovrà pronunciarsi il consiglio comunale. Un regolamento che fissa i paletti entro i quali la giunta potrà muoversi nei prossimi anni, fermo restando che gli introiti della tassa (lo specifica l’articolo 2) serviranno esclusivamente a promuovere eventi e manifestazioni che implementino l’offerta turistica e a recuperare beni culturali e ambientali.
Come funziona – L’ammontare giornaliero dell’imposta dovrebbe variare dagli 0,50 ai 5 euro, applicati per un massimo di quattro giorni mensili (quindi, in un ipotetico soggiorno di una settimana per tre giorni non si pagherà nulla). Non sarà applicata, tra gli altri, ai bambini minori di 12 anni, agli accompagnatori turistici e agli studenti che saranno a Spoleto per motivi formativi. Spetterà agli stessi titolari delle strutture ricettive, con cadenza trimestrale, versare al comune gli introiti. Come che, da parte sua, vigilerà sulla corretta applicazione della tassa riservandosi la possibilità di comminare sanzioni per versamenti mancati o effettuati con ritardo.
Osservatorio sul turismo – Non solo. Il regolamento introduce anche un osservatorio permanente sul turismo a cui siederanno l’amministrazione comunale, le associazioni di categoria e quelle culturali. Un organismo che avrà il compito di confrontarsi periodicamente su andamento e destinazione degli introiti ma anche quello di formulare idee e proposte. Tutto questo non è bastato a placare i malumori delle opposizioni che auspicano un avvicinamento più graduale all’introduzione della tassa e per questo hanno polemizzato a lungo con le scelte della maggioranza. La quale però, ricorda al telefono con Tuttoggi.info il vicepresidente della Commissione Normativa Roberto Settimi, “ha inserito la tassa di soggiorno come uno degli obiettivi di mandato già in campagna elettorale. Non si può essere stupiti adesso come se si trattasse di una novità non annunciata”.
Quanto si potrebbe pagare – Oltre alle opposizioni, ad accusare un certo ‘mal di pancia’ sarebbero anche la associazioni di categoria, prima fra tutte il ConSpoleto del presidente Tommaso Barbanera che, a quanto è dato sapere, in una delle riunioni per illustrare il regolamento andate in scena nei giorni scorsi si sarebbe lasciato andare ad una ‘aggressione verbale’ nei confronti della giunta, infuriato per quello che lui e gli imprenditori che rappresenta ritengono un vero e proprio balzello. La maggioranza però non vuole perdere altro tempo e punta ad applicare la tassa di soggiorno già a partire da agosto. Per questo c’è già un’idea di massima sulle cifre: dagli 80 centesimi a notte negli agriturismi all’euro negli alberghi a 2 o 3 stelle, fino ad 1,50 euro negli alberghi a 4 o 5 stelle e residenze d’epoca.
Presenze in calo – Novità sull’approvazione del regolamento sono attese a breve, forse già nella prossima settimana quando la commissione normativa dovrebbe tornare a riunirsi. Certo, le resistenze da vincere sono ancora parecchie, e non appaiono incoraggianti i numeri forniti dal dirigente Sandro Frontalini secondo cui i pernottamenti registrati negli ultimi due anni avrebbero abbassato la media annuale del periodo 2000-2014 (quando se ne contavano 197mila) di circa il 10 per cento.
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