E’ Passignano il comune del comprensorio del Trasimeno dove nell’ultimo anno è stato più facile rimpiazzare le persone che hanno lasciato il posto di lavoro. Qui, infatti, secondo l’elaborazione effettuata da Mediacom043 sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio sul lavoro della Regione Umbria, nel 2017 si è registrata la più alta quota di assunzioni ogni 100 cessazioni, pari a 103,1. Un risultato che pone Passignano al quinto posto della classifica regionale dei comuni umbri sopra i 3mila abitati. Passignano è un gradino sopra a Panicale, dove però c’è un miglior saldo tra assunzioni e cessazioni, con 24 posti di lavoro guadagnati. Le assunzioni nel corso del 2017 sono state 706 a Passignano e 829 a Panicale.
Sotto quota 100 si collocano tutti gli altri comuni del comprensorio del Trasimeno con almeno 3mila abitanti. Leggermente sotto tale quota troviamo Città della Pieve (il cui indice è 99,5), con un saldo negativo di 4 unità tra le assunzioni (821) e le cessazioni (825).
Castiglione del Lago è il comune del comprensorio del Trasimeno dove nel 2017 si è registrato il maggior numero di assunzioni (1.912), ma le 1.942 cessazioni hanno portato il saldo finale a -30 unità lavorative. Situazione analoga a quella di Magione, dove il saldo è negativo di 21 unità (1.574 le assunzioni nell’ultimo anno a fronte di 1.595 cessazioni). Comuni più grandi, dove ovviamente anche i numeri risultano maggiori.
In fondo alla classifica troviamo però proprio due realtà del comprensorio del Trasimeno. Al terz’ultimo posto si colloca Piegaro, con un indice di sostituzione di 93,3 ed un saldo negativo tra assunzioni e cessazioni di 28 unità. Fanalino di coda è Paciano, dove addirittura l’indice scendere a quota 64. Nel 2017, qui, solo due posti su tre di coloro che hanno lasciato il lavoro è stato ricoperto:103 assunzioni a fronte di 161 cessazioni. Una condizione che rende Paciano staccatissima rispetto a tutte le altre realtà umbre sopra i 3mila abitanti.