Un giorno di silenzio elettorale (effimero, nell’era dei social e delle chat sugli smartphone) e poi da domenica mattina (dalle ore 7) si aprono le urne, dove 701.367 elettori umbri sono chiamati a scegliere, con il loro voto, la Presidenza della Regione Umbria e la nuova composizione dell’Assemblea legislativa regionale.
Dei 701.367 gli elettori umbri per questa tornata elettorale, 523.343 in provincia di Perugia (268.810 donne e 254.533 uomini) e 178.024 in quella di Terni (86.127 uomini e 91.897 donne). Il 27 ottobre del 2019 erano stati chiamati alle urne 703.596 elettori.
Si vota domenica 17 dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 18 dalle ore 7 alle 15. Poi si procederà subito allo spoglio delle schede (che potrai seguire in diretta su Tuttoggi.info, con i commenti a caldo e gli approfondimenti dai comitati elettorali) con i conteggi prima per la Presidenza e poi per le liste e le preferenze per l’Assemblea legislativa dell’Umbria.
I seggi elettorali sono 1000, dei quali 706 in provincia di Perugia e 294 in quella di Terni.
Nove i candidati alla Presidenza della Regione Umbria con 23 liste complessive a sostegno. Sulla scheda compaiono con questo ordine:
Si vota per eleggere la Presidenza della Giunta regionale dell’Umbria e i 20 membri dell’Assemblea legislativa regionale per i prossimi 5 anni.
L’elettore deve recarsi al proprio seggio (indicato sulla tessera elettorale, che può essere richiesta, in caso di smarrimento, negli uffici comunali, sino alla scadenza delle operazioni di voto) munito di tessera elettorale e documento di riconoscimento.
Dopo la verifica dell’iscrizione al registro elettorale, gli verrà consegnata una sola scheda (sopra riportata in fac-simile). Si vota tracciando una “X” sul nome scelto per la presidenza e sul simbolo della lista, eventualmente scrivendo il cognome (o nome e cognome) della preferenza per il Consiglio (due, qualora siano un uomo e una donna della stessa lista).
Per la legge elettorale in vigore in Umbria non è previsto il voto disgiunto, cioè non si può votare per un candidato alla presidenza e una lista (ed eventuale preferenza per il Consiglio) non collegata.
Ricapitolando, l’elettore può:
Barrare il nome del solo candidato alla Presidenza
Barrare il nome del candidato alla Presidenza e il simbolo di un partito ad esso collegato
(in questo caso, si contribuisce all’attribuzione dei seggi al partito, ma non alla scelta dei consiglieri)
Barrare il nome del candidato alla Presidenza e il simbolo di un partito ad esso collegato scrivendo accanto a quest’ultimo il cognome (o nome e cognome) della preferenza (due, se di genere diverso)
Barrare il solo simbolo di un partito
(in questo caso il voto va automaticamente anche al candidato per la Presidenza collegato)
Barrare il solo simbolo di un partito scrivendo accanto la preferenza (due, se di genere diverso) tra i candidati in quella lista
(in questo caso il voto va automaticamente anche al candidato per la Presidenza collegato)
Il voto è nullo se:
E’ vietato effettuare fotografie nella cabina elettorale.
Non c’è ballottaggio: vince il candidato alla Presidenza che ottiene più voti. I seggi in Consiglio vengono assegnati in base ai voti ottenuti dalle liste e dalle preferenze all’interno di queste.