Categorie: Città di Castello Istituzioni

E78, la Regione incontra i sindaci / Per finire in tempi brevi si valuta intervento privato

Sa.Cip

L'Umbria sembra molto impegnata sul versante viabilità in questi ultimi tempi. Di ieri la notizia che per la superstrada E45, spina dorsale della viabilità umbra, è stato approvato il progetto per la “promozione” ad autostrada nel progetto della Orte – Mestre. Di fine ottobre invece, ancora una polemica a ridosso della Quadrilatero, questa volta per l'annullamento dello svincolo Foligno Scopoli, che lascerebbe isolata tutta la Val Menotre. Infine, sempre ieri, si è tornati a parlare di E78, la Fano Grosseto o Strada dei due mari, durante un incontro a Città di Castello tra l'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti e il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, insieme ai colleghi di San Giustino, Fabio Buschi, e Citerna, Giuliana Falaschi.

L'incontro con i sindaci – Nel corso della riunione è stato confermato l'interesse dei Comuni ad arrivare in tempi brevi alla formalizzazione del tracciato nel tratto mancante, per realizzare il quale, vista l'esiguità delle risorse, è stata presa in considerazione l'opportunità di investimenti privati.
Inoltre, è stato ribadito che, considerata l'importanza dell'opera, il nuovo tracciato – il cui studio di fattibilità è stato presentato da parte del Ministero delle infrastrutture nei mesi scorsi – sarà oggetto di confronto con i Comuni interessati e prevederà, oltre al coinvolgimento degli enti locali, anche quello dei cittadini che risiedono nei territori attraversati dalla E78, “un'infrastruttura – afferma Rometti – che si conferma per l'Umbria vitale, visto che favorirà i collegamenti fra i due mari, Tirreno e Adriatico, e che ora, dopo il via libera del Cipe per la E45, in una logica trasversale, assume un significato maggiore“.
“All'assessore Rometti, che ha deciso di utilizzare mediaticamente e politicamente il completamento della E78, ricordiamo che se questa arteria fosse stata considerata dalle Giunte regionali di sinistra un'opera strategica e indispensabile, sarebbe gia' stata completata, mentre invece, dopo 30 anni di chiacchiere e progettazioni costose e inutili, dobbiamo prendere atto che la politica e le amministrazioni regionali umbre hanno fallito su tutta la linea”. Lo sostiene il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale,

La strategia alternativa – Tra i contrari alla realizzazione di questa infrastruttura, il capogruppo Lega Nord in Regione Gianluca Cirignoni, secondo il quale “l'unica soluzione economica e rispettosa dei territori sarebbe quella di concentrarsi sull'apertura delle 'Guinza' (traforo appenninico di collegamento tra l'Umbria e le Marche n.d.r.). La realtà – afferma Cirignoni – è una sola: il tracciato condiviso con i Comuni dopo quasi trent'anni di fumate nere viene oggi rimesso in discussione sia nel tratto Umbro che Marchigiano e si vorrebbe imporre un nuovo tracciato meno costoso per far risparmiare i privati, a discapito dell'impatto su ambiente, territorio e popolazioni. Si prospettano quindi altri 30 anni di chiacchiere e falsi trionfalismi. A nostro avviso – prosegue – e lo ribadiremo nel corso del 'V° Guinza day', che si svolgera' il 30 novembre all'imbocco umbro della galleria incompiuta, occorre adoperarsi seriamente per ammodernare, mettere in sicurezza e collegare alla viabilita' ordinaria il tunnel della Guinza, unica cosa fattibile in tempi rapidi che, con minor spesa e nel rispetto dei territori, consentirebbe di apportare un formidabile valore aggiunto per l'economia di Umbria, Toscana e Marche”.