“La costituzione di ‘Centralia’ segna un passaggio cruciale: si avvia la piena operatività per il completamento della strada statale di grande comunicazione E78 rendendo concreta e più vicina la realizzazione di un’opera attesa da decenni che risponderà alle esigenze di mobilità di cittadini e imprese di Umbria, Toscana e Marche, ma anche dell’Italia e dell’Europa”. Esprime profonda soddisfazione l’assessore alle Infrastrutture della Regione Umbria, Silvano Rometti, che questo pomeriggio a Roma, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha preso parte alla formale costituzione della società pubblica di progetto, nonché degli organi societari, “Centralia – Corridoio Italia Centrale spa” partecipata dall’Anas e dalle Regioni Umbria, Toscana e Marche alla quale è demandata tutta l’attività per l’ultimazione e l’adeguamento dell’itinerario E78 Grosseto-Fano. “Uno dei più importanti collegamenti trasversali tra i corridoi nazionali tirrenico e adriatico – sottolinea –, di cui sono già in esercizio 127 chilometri, che collegherà quattro porti e si innesterà con la E45, assicurando all’Umbria una moderna ed efficiente dotazione di infrastrutture di comunicazione e colmando una delle sue criticità storiche”.
“Oggi – aggiunge Rometti – grazie al positivo lavoro comune svolto dalle tre Regioni insieme al Ministero e all’Anas, alla scelta condivisa di costituire una società pubblica di progetto, si compie un decisivo passo per l’accelerazione della realizzazione di quest’opera, inserita fra quelle strategiche e di preminente interesse nazionale – e che dunque potranno godere di benefici fiscali statali – e tra le reti Ten.t, le reti di trasporto transeuropee”.
“Nei prossimi mesi, come ha confermato l’Anas, azionista di maggioranza di ‘Centralia’ – dice l’assessore regionale – verrà bandita la gara per l’individuazione del concessionario che provvederà alla costruzione e gestione dell’opera. La programmazione e la collaborazione istituzionale hanno aperto la strada e finalmente si entra in una fase di certezza. Con il completamento dell’opera si potrà finalmente fruire anche di alcune infrastrutture pronte da tempo, come la galleria della Guinza, e non ancora in esercizio”.