“La violenza contro le donne non è un fatto privato. È lo specchio della società, dove le crepe si chiamano silenzio, complicità, indifferenza. Guardare altrove è parte del problema. È tempo che ogni uomo si riconosca in quelle crepe, poiché, se il problema è strutturale, la responsabilità deve essere collettiva“, questo lo slogan del progetto regionale “E’ un problema mio” contro la violenza di genere. Affissi i cartelloni lungo le strade di Terni e nel centro cittadino.
È un progetto promosso da Terni Donne APS in partenariato con Libera…mente Donna ETS, Rete delle Donne Antiviolenza, APS Forum Donne Amelia e UDI Perugia ETS, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità. Dal 17 novembre a Terni sono comparsi i primi cartelloni, dislocati negli snodi e nelle vie più trafficati della città. Ma erano già comparsi nella Regione. Sono coinvolti 16 Comuni. La campagna ha un visual diretto e senza giri di parole è pensato per invitare ogni persona a chiedersi: “Io, cosa posso fare per cambiare le cose?”
È il primo passo di una campagna di sensibilizzazione che nei prossimi due anni proverà a tenere alta l’attenzione sulla violenza maschile contro le donne, come problema strutturale. Il progetto vuole mettere il focus sulle dinamiche culturali sottostanti la violenza di genere e prevenire il cambiamento culturale. Perché la violenza non è solo quella fisica.
La violenza non è “un problema delle donne”, è un problema di tutta la società. Il progetto con le foto sparse in tutta la città mira ad aumentare la consapevolezza negli uomini affinché si assumano la responsabilità di trasformare comportamenti e culture che rendono possibile la violenza di genere.
La campagna prevede anche percorsi educativi per scuole e centri sportivi. Più di 12 istituti scolastici umbri e oltre 100 classi parteciperanno a laboratori tematici e percorsi educativi destinati a studenti, genitori, insegnanti e alla cittadinanza con l’obiettivo di favorire la consapevolezza individuale e promuovere un cambiamento culturale. Sono previsti interventi condotti da esperti su tematiche quali stereotipi di genere, micro-maschilismi, mascolinità positiva e responsabilità individuale.