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E’ scomparso oggi Learco Saporito | Per anni Senatore eletto nel collegio Foligno-Spoleto-Valnerina

E’ scomparso oggi all’età di 80 anni Learco Saporito, già Senatore della Repubblica eletto più volte nel collegio di Foligno-Spoleto-Valnerina. La sua carriera politica inizia nel 1979  quando è eletto al Senato della Repubblica nelle liste della Democrazia Cristiana. Viene rieletto nel 1983, nel 1987 e nel 1992, fino al 1994. È nominato sottosegretario alla Ricerca Scientifica e Università per tutta la legislatura nel Governo Goria e nel Governo De Mita. Successivamente aderisce ad Alleanza Nazionale e diviene presidente dell’ANFE (associazione nazionale famiglie emigrati).

Nel 2001 è rieletto al Senato della Repubblica nelle liste di Alleanza Nazionale. È nominato Sottosegretario di Stato alla Pubblica Amministrazione nel secondo e terzo governo Berlusconi.

Nel 2006 è nuovamente eletto al Senato della Repubblica. Non è ricandidato nel 2008. Nell’Aprile 2009 viene eletto Membro Laico del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa (organo di autogoverno del Tar e del Consiglio di Stato).

Nel 2011 aderisce a Futuro e Libertà, il partito fondato dall’ ex presidente della Camera, Gianfranco Fini. In seguito è nominato responsabile nazionale del partito per la pubblica Amministrazione.

Dal 2006 al 2013 è stato professore di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano.

Nella sua carriera politica è stato molto legato all’Umbria, in particolare ai territori di Foligno e Spoleto. Nel 2006, quando era candidato al Senato come capolista, lanciò diverse proposte per lo sviluppo del territorio folignate legate in particolare al potenziamento del polo meccanico e aeronautico e delle infrastrutture, con il raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara e la costruzione della piastra logistica.

La notizia della scomparsa di Learco Saporito ha già provocato le prime reazioni nel mondo politico umbro.

La prima è quella di Maurizio Ronconi che ricorda così il senatore e vecchio compagno di partito nella Democrazia Cristiana. “Con Learco Saporito – ricorda Ronconi – scompare un politico che molto ha dato alla nostra regione. Learco Saporito, eletto più volte in Umbria nel Collegio Senatoriale di Foligno Spoleto Valnerina, ha sempre caratterizzato il suo impegno politico con una straordinaria disponibilità  nei confronti della gente. Per anni come  Sottosegretario di Stato ha rappresentato un sicuro punto di riferimento per intere categorie di umbri. Nella Democrazia Cristiana fu accolto con disponibilità che lui ricambiò sempre con senso del dovere e con quell’innata gentilezza che era del suo modo di essere”.

Lo spoletino Sergio Grifoni definisce invece Saporito “Un capace statista, un uomo dai veri valori, un moderato della politica, un amico fraterno. Ero un giovane segretario della DC spoletina – ricorda – quando, nel 1983, a sorpresa dei più, il partito romano mi comunicò di aver deciso di proiettare Learco quale candidato nel nostro collegio senatoriale, indicato a prendere il posto di Giancarlo De Carolis, dirottato al CSM. Tante proteste da parte dei locali, dei folignati e degli amici della Valnerina, che puntavano su “cavalli” di razza del posto, ma l’ultima parola spettava alla sede centrale dello scudo crociato e la candidatura fu cosi’ confermata. Gli avversari si fregavano le mani, certi che un estraneo al territorio, non sarebbe riuscito a mantenere il seggio senatoriale da sempre appannaggio della democrazia cristiana. Non lo conoscevano ancora. Lo incontrai la prima volta all’ex Motel Agip e, nonostante ci fossero rappresentanti politici più autorevoli di me, fui il primo che, quale segretario cittadino del partito, volle incontrare, a testimonianza del suo massimo rispetto dei ruoli. Il suo non mascherabile accento campano, era una cartina al tornasole della sua provenienza, ma lui riusci’ a tramutarla in caratterista accattivante, utile a facilitare il feeling con chi avvicinava. Nonostante il Partito subisse una flessione notevole a livello nazionale e regionale, Saporito vinse con percentuali inaspettate, avendo portato con se un sistema organizzativo ed operativo, nuovo e trascinante: una macchina da guerra!!! Vicino all’area che faceva capo a Ciriaco De Mita, ed amico personale dell’allora Presidente del Senato, Nicola Mancino, maturo’ a livello istituzionale una autorevolezza di assoluto prestigio, fino a diventare piu’ volte Sottosegretario alla Funzione Pubblica. Mi preme anche ricordare il suo indiscutibile impegno a favore del territorio che rappresentava. La sua azione, insieme ad altri colleghi di partito, per concretizzare il progetto, poi diventato realta’, della Scuola di Polizia, a “braccetto” con l’amato Arcivescovo Mons. Alberti, amico personale di Oscar Luigi Scalfaro, allora Ministro degli Interni. Lo stimolo verso il Ministro dei Beni Culturali, Antonino Gullotti, per far maturare i giusti finanziamenti necessari per “liberare” la Rocca Albornoziana e costruire il nuovo super carcere di Maiano. Le battaglie portate avanti per far inserire nella legge finanziaria prima, e confermare poi, i giusti finanziamenti per il Festival dei Due Mondi, azione questa riconosciuta ed apprezzata dallo stesso maestro Menotti, con il quale non mancava anche di entrare in aperto contrasto per una diversa visione di gestione del festival. La proposta di legge per far diventare Spoleto/Foligno/Valnerina sede di una nuova Provincia, la terza dell’Umbria. Certo, oggi come oggi con l’abolizione delle stesse, potrebbe apparire come superflua ma, se fosse stata approvata, probabilmente questa parte dell’Umbria in generale, e Spoleto in particolare, si sarebbe trovata in una posizione socio-economica di maggiore rilievo. La sua vicinanza ed amicizia con il mondo agricolo e la Coldiretti, nonche’ con quello dell’associazionismo, essendo anche stato per un breve periodo Presidente della Confcooperative di Perugia. Materializzava il suo interesse verso gli altri, non solo con l’impegno personale, ma anche quale presidente nazionale dell’ANFE, l’associazione delle famiglie emigrate. Facendo una sintesi assertiva del suo impegno verso la nostra citta’, posso tranquillamente affermare, senza paura di essere smentito, che ha fatto molto piu’ lui, non spoletino di nascita ma di adozione, di alcuni spoletini veraci. Ha insegnato il modo di fare politica a tanti giovani di allora, che amava coinvolgere e responsabilizzare, senza mai dimenticare il rispetto verso gli avversari partitici. Un politico, cioe’, di altri tempi e con altri valori. Sicuramente mi mancheranno i suoi preziosi consigli e la visione schietta di quelle benevole e cordiali strette di mano che elargiva a tutti coloro che incontrava lungo le strade cittadine, senza mai chiedere appartenenza o ceto sociale. Se n’è andato uno statista, un professore universitario, un autorevole uomo. Se n’è andato, soprattutto, un vero amico di Spoleto”.

Anche l’Anfe, l’Associazione nazionale famiglie emigrati, ha diramato una nota sulla scomparsa di Learco Saporito, di cui era presidente onorario:

“E’ scomparso stamane a Roma il Sen. Learco Saporito, Presidente onorario dell’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati). Le esequie si celebreranno a Roma, lunedì 2 maggio alle ore 11, nella Chiesa di San Carlo ai Catinari (Piazza Benedetto Cairoli). Learco Saporito era nato a Scafati (Salerno) il 17 ottobre 1936. Eletto in Parlamento nel 1979, riconfermato nel 1983, 1987 e 1992, è stato Sottosegretario alla Ricerca Scientifica e Università nei Governi guidati da Giovanni Goria e Ciriaco De Mita. Rieletto al Senato della Repubblica nel 2001 e nel 2006, è stato Sottosegretario di Stato alla Pubblica Amministrazione nel secondo e terzo Governo Berlusconi.
E’ stato professore di Diritto pubblico presso l’Università degli Studi “Niccolò Cusano”. Per quasi trent’anni è stato Presidente dell’ANFE, la storica associazione fondata dalla Maria Agamben Federici, attualmente strutturata in Italia in 44 sedi provinciali e 16 regionali e a livello internazionale con 48 rappresentanze estere in 16 Paesi. Grande il cordoglio in casa ANFE per la dipartita del Sen. Saporito. Il Presidente nazionale dell’ANFE, dr. Paolo Genco, in un messaggio che qui di seguito si riporta integralmente, rende omaggio alla figura del Presidente onorario Learco Saporito, figura di rilievo nella storia dell’Associazione, Ente morale dal 1967.

“Increduli riceviamo la notizia della dipartita del Presidente onorario dell’ANFE, Learco Saporito, onorevole deputato e professore universitario di chiara fama, che con il suo rigore personale e professionale ha condotto una vita di abnegazione e impegno al servizio del proprio Paese, sia in ambito sociale che politico e pubblico, senza mai risparmiarsi. Il cordoglio della famiglia dell’ANFE è unanime e diffuso in tutto il mondo, tra le comunità italiane presso le quali è giunta voce dell’impegno dell’on. Saporito, quando non lui stesso in prima persona, per la nostra amata Patria. E così in Italia, dove si uniscono al mio personale cordoglio i componenti del Direttivo nazionale, Matteo Iacovelli, Stefano Stanzione e Vittorio Sgroi e il Direttore Gaetano Calà, nonché Lena Buonauro, compagna di tante battaglie a favore delle famiglie degli emigrati italiani all’estero, e Serafino Patrizio che con Goffredo Palmerini hanno seguito Saporito fin dall’inizio della sua Presidenza nazionale, quali tramite con l’ANFE in Abruzzo, luogo che diede i natali alla nostra fondatrice Maria Federici Agamben. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla moglie Grazia e ai figli di Learco, i quali hanno l’onere di conservare la memoria di cotanto uomo e padre, proprio come faremo noi all’ANFE, dove tutti i soci, in Italia come all’estero, porteranno avanti l’opera associativa nel ricordo di uno dei suoi storici Presidenti. Con cordoglio e stima. Il Presidente nazionale Paolo Genco e tutta la famiglia ANFE”.

In serata è arrivato anche l’intervento del sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli: “E’ con grande dolore che ho ricevuto questa mattina la notizia della morte dell’ex Sottosegretario Learco Saporito. Politico di lungo corso, uomo delle istituzioni, Saporito ha  saputo in molte occasioni manifestare concretamente la sua vicinanza alla città di Spoleto, interessandosi direttamente e adoperandosi in prima persona affinché le istanze della  nostra città avessero, attraverso la sua persona, una voce autorevole a loro sostegno. Negli anni, ben prima di ricoprire il ruolo di Sindaco, ho avuto l’onore e il piacere di ammirarne l’impegno e la correttezza, l’attaccamento all’Umbria e a Spoleto, la disponibilità all’ascolto. Anche in tempi più recenti non ha fatto mancare il suo sostegno alla città contribuendo, quale ulteriore manifestazione di affetto verso gli spoletini, alla nascita dell’attuale Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato. In questo triste giorno giungano alla famiglia e ai parenti le nostre più sentite condoglianze”.

(aggiornato alle 19.20)