“E' ora che la Regione e il Governo centrale diano risposte certe in merito alla questione relativa alla strada ‘Tre Valli'. La crisi economica che sta investendo larga parte della regione e che interessa anche lo Spoletino richiede che sia fatto un intervento deciso per rilanciare il territorio: è fondamentale che tale intervento riguardi in via prioritaria la rete stradale”. La Destra, interviene criticamente sulla vicenda sollevata nei giorni scorsi dal consigliere Giancarlo Cintioli (Ds-l'Ulivo).Si chiede il rispetto degli impegni già assunti dal precedente Governo riguardanti gli investimenti nel settore delle infrastrutture, dei servizi sociali, dell'economia, della ricostruzione post terremoto e della salvaguardia dei beni culturali.”La parte sud dell'Umbria è già fortemente penalizzata dal punto di vista delle infrastrutture viarie ed inevitabilmente ne risentono le prospettive e le possibilità di sviluppo economico. Il completamento della Tre Valli offrirebbe infatti l'occasione per il riequilibrio di questa situazione. Il Governo Berlusconi aveva inserito l'arteria fra gli interventi previsti nella ‘Legge Obiettivo‘ e grazie allo sforzo degli imprenditori locali e della Cassa di Risparmio di Spoleto, si era arrivati al progetto definitivo approvato dal Cipe. “La realizzazione di questa opera non era osteggiata neppure dal centrosinistra. La finanziaria dell'attuale Governo, invece, non prevede fondi per gli interventi previsti e già qualche mese fa il ministro Di Pietro aveva dichiarato che la Tre Valli non sarebbe stata portata a termine. Si tratta di un'ulteriore penalizzazione che l'Umbria non merita. E' auspicabile che la presidente Lorenzetti porti la questione nelle sedi competenti, perché l'Umbria abbia al più presto le strade promesse e perché si eviti il progressivo isolamento economico e sociale”. La Destra ricorda poi che il 24 ottobre del 2002, la presidente Lorenzetti e l'allora ministro Lunardi, firmarono un'intesa in cui erano riportati impegni, soggetti e risorse per le infrastrutture in Umbria. “In quell'accordo c'era tutto dalla Orte-Falconara al Nodo di Perugia, dal Quadrilatero alla Tre Valli, dalla Grosseto-Fano alla Terni-Rieti, alle Piastre logistiche, all'aeroporto, al trasporto ferroviario. Nel Documento regionale annuale di programmazione 2007/2009 si afferma poi che la ‘dotazione infrastrutturale dell'Umbria è una questione storica dello sviluppo regionale', ed il primo obiettivo strategico continua ad essere, quindi, lo sviluppo e la qualificazione del sistema viario principale”.
Sulla questione però non poteva non replicare il Consigliere Giancarlo Cintioli “Sulla Tre Valli,La Destra, sa benissimo di aver rilasciato dichiarazioni che non corrispondono al vero, visto che non sono supportate da documenti e dati oggettivi. L'unica cosa certa è che quando Berlusconi era al Governo non venne stanziato nemmeno un euro per il completamento di questa importante trasversale e tuttora le uniche risorse disponibili sono quelle anticipate dalla Regione Umbria”.L'esponente diessino, in proposito, ricorda anche che, nell'ultima seduta del Consiglio regionale, attraverso una interrogazione (question time) ha sollevato il problema dei lavori della Tre Valli nel tratto Eggi-San Sabino, “da tempo sospesi – spiega – benché la convenzione stipulata dalla Regione Umbria con l'Anas prevedesse il completamento dei lavori entro il mese di luglio 2007″.”Nonostante i convegni, le tavole rotonde e le iniziative fatte a Spoleto e dintorni dal Comitato per la Tre Valli, – fa notare Cintioli – e gli annunci trionfalistici fatti in passato dai rappresentanti del centrodestra sulla stampa, il completamento della Tre Valli è rimasto solo sulla carta perché Berlusconi tagliò i fondi all'Anas, compromettendo così gli sforzi che, sino ad allora, erano stati fatti dagli istituti bancari locali e dalla Regione Umbria per ultimare una infrastruttura strategica per lo sviluppo economico e la competitività dell'Umbria”. Per l'esponente della maggioranza “La Destra è a conoscenza che il Cipe non ha ancora approvato il progetto definitivo del tratto Spoleto-Acquasparta e che il Governo Berlusconi non ha stanziato fondi specifici, per cui le sue accuse, – sottolinea – oltre ad essere strumentali, sono anche contraddittorie in quanto egli stesso riferisce che la Regione Umbria, nel Documento annuale di programmazione (Dap) 2007/2009, ‘ritiene la dotazione infrastrutturale dell'Umbria una questione storica per lo sviluppo regionale e che, pertanto, il primo obiettivo strategico è quello dello sviluppo e della qualificazione del sistema viario principale'”. “La Tre Valli, pertanto, – conclude Cintioli – rimane un'arteria funzionale, utile ad evitare l'isolamento della regione, per creare un collegamento trasversale tra il Tirreno e l'Adriatico, per mettere in relazione tra loro le aree produttive ed industriali di tutta la Valle spoletina, permettendo così di valorizzare a pieno le potenzialità culturali, sociali ed economiche dei territori”.