Si è spento nella notte Tersilio Corinti, il 95enne di Spoleto che negli ultimi anni era più volte rimbalzato sulle cronache per il suo temperamento a dir poco irruento. Tanto da essersi meritato l’appellativo di “nonno terribile”. L’episodio più clamoroso, di cui si occupò anche la stampa nazionale, risale al 8 agosto 2006 quando, entrato in Comune dove era in corso una riunione di Giunta, accoltellò all’addome l’allora sindaco Massimo Brunini. Il giudice lo condannò a 10 mesi di domiciliari con l’obbligo di non uscire in determinate ore del giorno.
Questo episodio segnò indubbiamente una “svolta” nella vita dell’ottuagenario che da quel momento si rese protagonista di alcuni episodi di violenza verbale (come le minacce a un notaio della città del festival e le lettere minatorie ad alcuni professionisti del comprensorio) e fisica (danneggiò una autovettura proprio davanti al locale Commissariato le cui telecamere lo immortalarono). Era convinto di essere stato truffato, anche se non era mai riuscito a dimostrare le proprie ragioni.
Nel 2010 venne arrestato di nuovo – finì ai domiciliari per via dell’età – dimostrando anche in questo caso di non accettare la sentenza: neanche quattro ore dopo la notifica dell’ordinanza era evaso passeggiando tranquillamento per il corso di Spoleto. Un modo di fare che lo portò a diventare presto un beniamino degli anarchici che più volte hanno inneggiato alle sue malsane gesta imbrattando I muri della città.
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