Si è spento all’età di 86 anni il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Era stato ricoverato venerdì scorso al san Raffaele di Milano, per accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo.
Lunedì mattina le sue condizioni si sono aggravate, cosa confermata anche dall’arrivo di Paolo Berlusconi e, poco dopo, a bordo di auto diverse, dei figli Marina, Eleonora, Barbara e Piersilvio.
Silvio Berlusconi per anni aveva chiuso le giornate della scuola di formazione politica che Forza Italia aveva attivato a Gubbio.
Più volte era stato ad Assisi. Dal palco del Lyrick aveva pubblicamente ringraziato Catia Polidori dopo la rottura con Gianfranco Fini. Nel discorso in cui auspicava l’alternanza politica in Umbria, racchiuso nella frase “scopa nuova, scopa bene“.
Conquistare “l’Umbria rossa” era un suo obiettivo, da fiero anticomunista. Ci aveva provato con il sostegno alla candidata presidente di Forza Italia, Fiammetta Modena. Poi, con Claudio Ricci, al quale però non aveva risparmiato una battuta sul suo aspetto fisico che aveva rischiato di rompere la coalizione di centrodestra. Per poi accorrere appunto ad Assisi a sostenere Ricci.
Ne parlava, di come riuscire a cambiare “colore” all’Umbria, Silvio Berlusconi, nelle cene a Palazzo Grazioli a cui invitava gli esponenti umbri del suo partito, tra politica e divertenti colpi di teatro.
E ci era riuscito con il sostegno alla candidata della Lega, Donatella Tesei. Silvio Berlusconi non era voluto mancare, insieme agli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni, all’appuntamento per le elezioni regionali in Umbria, nel 2019, le prime dopo la caduta del Governo e quindi considerate un banco di prova anche a livello nazionale. “Tutta l’Italia guarda al risultato del 27 ottobre“, aveva detto. Puntando l’indice contro un Governo formato da “quattro partiti di derivazione comunista” che vuole attuare “un’oppressione fiscale e giudiziaria“. E ancora, per spingere Tesei a conquistare per la prima volta la Regione con una coalizione di centrodestra: “Dappertutto bisogna cambiare dopo tanto tempo, alla guida di un ente come di un’azienda. E nel fortino rosso della vostra regione – aveva detto rivolgendosi agli umbri – bisogna che entrino facce nuove. Farà bene anche alla sinistra, che manderà a casa tante vecchie facce e darà spazio ai giovani, come abbiamo fatto noi di Forza Italia“.
La sinistra veniva dalla scandalo Sanitopoli. Immancabile un riferimento alla sanità della regione: “Conosco medici che sono scappati via perché qui tutto veniva affidato agli amici degli amici“.
Ed anche in quell’occasione, in attesa dell’arrivo di Salvini, aveva intrattenuto partecipanti e giornalisti con le sue barzellette. Che non mancavano mai anche agli appuntamenti di Gubbio.