La gestione della Casina dell'Ippocastano alla sala giochi ritrovo di tanti giovani, l'impegno con l'Avis e la Corsa dei Vaporetti
E’ morto a 84 anni Oreste Fienauri, un pezzo di storia di Spoleto. In tanti, in queste ore, ricordano l’imprenditore, lo sportivo, il protagonista di tante iniziative nel mondo dell’associazionismo. Ma soprattutto, ricordano l’amico.
Dopo la scuola Oreste aveva iniziato a lavorare nell’Asem, l’azienda elettrica municipalizzata. Ma la sua passione l’aveva rivolta alla Casina dell’Ippocastano, locale che aveva preso in gestione. E in via Porta Fuga aveva aperto la prima sala giochi di Spoleto, ritrovo per tanti giovani.
Sportivo, si era distinto nelle corse ciclistiche, partecipando anche a competizioni nazionali. Dividendo la passione per le due ruote a quella calcistica, da tifoso del Torino.
E’ stato tra i primi iscritti all’Avis di Spoleto a superare le cento donazioni, meritandosi per questo la Croce d’oro dell’associazione. Di cui è stato un punto di riferimento, organizzando numerose attività sociali, passeggiate, gite, momenti conviviali e feste. Un’attività oggi ricordata con gratitudine e commozione da Sergio Grifoni.
Entusiasmo che aveva poi impiegato all’interno del Comitato della Corsa dei Vaporetti, per far tornare a Spoleto la storica manifestazione di origine goliardica.
Per tutte queste attività, Oreste Fienauri è stato un protagonista della storia di Spoleto. Ma tanti ricordano semplicemente l’amico. Con cui giocavano a carte al circoletto di Collerisana, parlando con lui – che quando la discussione si scaldava inizia simpaticamente a balbettare – di sport e di politica.