Ale.Chi.
Si è spento dopo una lunga malattia Monsignor Sergio Goretti, vescovo di Assisi dal 1981 al 2006. E' morto ad Assisi, assistito dalle cure delle suore. Aveva 83 anni, ed ha dedicato gran parte della sua vita alla ricostruzione della cittadina umbra colpita dal terremoto nel 1997. A 75 anni, dopo le sue dimissioni, era stato sostituito dall'attuale presule Monsignor Domenico Sorrentino. La malattia gli aveva portato via molte forze, ma la sua è stata un battaglia tenace.
Il terremoto – Dopo il sisma devastante che distrusse Assisi ed i suoi capolavori, Monsignor Goretti si impegnò a far divenire la città di San Francesco un simbolo mondiale di Pace, grazie anche al forte legame con Papa Giovanni Paolo IIm che lo ordinò vescovo e che nel 1986 e nel 2001 raccolse ad Assisi i rappresentanti di tutte le religioni. Presidente della Conferenza episcopale umbra dal 1995 al 2004, intervenne insieme alla Caritas e agli organismi ecclesiastici per fare di assisi un “modello umbro di ricostruzione”, per favorire la continuità abitativa nelle zone colpite dal terremoto piuttosto che spingere gli abitanti ad andare via.
Il cordoglio – Il Sacro Convento di Assisi ha annunciato, dopo la morte di Monsignor Goretti, l'annullamento del Premio Televisivo Santa Chiara, riconoscimento di cui il vescovo, il quale ha sempre incoraggiato le manifestazioni religiose e culturali, era sostenitore e che si svolge ad Assisi ogni due anni. ''E' una notizia che ci colpisce profondamente e che ci lascia scossi nel profondo dell'animo'' ha detto la Presidente del Comitato del Premio, Daniela Fanelli. Cordoglio è stato espresso anche dalle famiglie francescane, dalla Fondazione Internazionale Assisi e dal Comune di Assisi. ''Sono sinceramente addolorato per la scomparsa di Mons. Sergio Goretti – ha scritto in una nota Giorgio Bartolini, sindaco di Assisi nel 1997 – ha amato Assisi e l'intera diocesi. Infaticabile ed umile, tenace nei difficili momenti del terremoto del 1997. Anch'egli terremotato, con il Vescovado inagibile, stava sempre tra la sua gente, che conosceva una ad una''.