Riccardo Foglietta
Si è svolta ieri sera una manifestazione di protesta, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini (circa sessanta), contro la riaccensione dell’inceneritore di Aria S.p.A. (ex Terni ENA). I manifestanti, muniti di fiaccole e vestiti con abiti di colore nero, si sono ritrovati a partire dalle ore 18:45 presso Piazza Dalmazia ed hanno successivamente organizzato un corteo funebre che ha attraversato Via Istria, Piazza San Francesco, Via A. Fratti, Viale Cesare Battisti, Piazza Tacito, Via Cassian Bon, Via Primo Maggio, Via Barberini, Via Fratini, Via Cavour ed è infine approdato all’interno del parco pubblico La Passeggiata. Il corteo, che alla sua testa ha visto sfilare una bara portata a spalla, è stato accompagnato da una musica tipica delle processioni funebri, proveniente da altoparlanti collocati su di una automobile, ed ha catturato l'attenzione dei diversi passanti incontrati lungo il tragitto. All’imbrunire, una volta arrivato presso La Passeggiata, il corteo ha adagiato la bara sul prato ed ha disegnato con il suo percorso un gigantesco “NO”, rilevabile grazie alla luce proveniente dalle fiaccole portate dai manifestanti. Alcuni dei partecipanti all’iniziativa, inoltre, nel corso del corteo hanno distribuito dei volantini ai passanti, che su un lato riportavano informazioni riguardanti i possibili danni derivanti dalle emissioni degli inceneritori, mentre sull’altro recavano la dicitura: “E’ stato acceso il “nuovo” inceneritore (e un altro presto se ne accenderà). Si annuncia l’imminente scomparsa della città di Terni. Sconvolti dall’ineluttabile notizia, ne danno il tristissimo annuncio tutti i cittadini che desideravano un futuro diverso, sicuramente migliore, per la loro città.” La domanda a questo punto è: Terni, davvero, è morta?
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