E’ il primo prototipo in Italia di compattatore per rifiuti ibrido ed è stato concepito, e poi interamente realizzato, nell’autofficina Solani di Egisto Fede a Spoleto. Un mezzo che la Vus ha acquistato con un motore diesel e che i tecnici – sviluppando un progetto che ha coinvolto l’Università di Perugia e l’ingegner Mauro Marchionni dello studio Aero Consult – hanno trasformato in ibrido applicando un motore elettrico. Il compattatore, in sostanza, circolerà nei centri storici utilizzando il motore elettrico e passerà a diesel una volta uscito dalla zona urbana (un particolare meccanismo ricaricherà le batterie mentre il mezzo è alimentato col gasolio).
Autobus a biodisel – Non è la prima volta che Egisto Fede e i suoi tecnici si distinguono per un’idea innovativa. Già qualche anno fa a Viterbo, nell’ambito di un progetto con l’Università della Tuscia e con la provincia, avevano presentato due autobus ibridi alimentati da biodiesel ottenuto da oli vegetali usati e da energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici. Un progetto assolutamente innovativo e ad impatto ambientale zero, che lo stesso titolare dell’autofficina era stato invitato ad esporre a Viterbo in un’affollata conferenza stampa.
“Spoleto ci ha ignorati” – Esattamente quello che non è successo a Spoleto. Il nuovo compattatore, infatti, è stato presentato dal presidente Vus Salari e dal direttore Rossi a Foligno cinque giorni fa, insieme ai nuovi dati sulla raccolta differenziata, mentre a Spoleto si è deciso di tenerlo in “esposizione” in piazza Garibaldi ma senza alcuna presentazione ufficiale. “E’ una cosa che francamente ci ha fatto rimanere male – racconta a Tuttoggi.info Egisto Fede – d’altronde l’idea iniziale è nata qui e il mezzo è stato completamente realizzato tra le mura della mia officina. Non solo – prosegue Fede – a Foligno non ci hanno invitati e ho saputo solo stamattina dopo le 9 che alle 10.30 avrei dovuto portare il mezzo in piazza Garibaldi”.
I costi – Il prototipo è stato completato appena una settimana fa ed è costato complessivamente 170mila euro, rientrati per il 90% grazie ai finanziamenti europei ottenuti con la collaborazione dell’Università di Perugia. Alla Vus, in sostanza, costerà solo 17mila euro. E’ ancora presto per sapere quando entrerà a regime sulle strade comunali, le parti meccanica ed elettrica sono state già completate ma ora dovrà essere installato il software. Al momento il prototipo è in esposizione a piazza Garibaldi.
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