“Una buona notizia per chi ha a cuore il futuro sostenibile dell'agricoltura e per chi, anche nella nostra regione, crede nella possibilità di coniugare rispetto dell'ambiente e rilancio delle potenzialità imprenditoriali innovative. Ieri il Senato ha definitivamente convertito in legge il Collegato alla Finanziaria che incentiva, in maniera certa e definitiva, la produzione di energia elettrica mediante gli impianti alimentati a biomasse e a biogas derivanti da prodotti agricoli, forestali e da allevamento”. Il capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale Oliviero Dottorini commenta con soddisfazione l'approvazione definitiva da parte del Senato del decreto in materia fiscale, collegato alla Legge finanziaria (decreto 1 ottobre 2007, n° 159) che contiene importanti novità per il settore delle agroenergie e delle fonti rinnovabili.”E' ciò che gli agricoltori più innovativi e responsabili aspettavano da tempo. A essere incentivati – spiega il presidente della Commissione Bilancio e Affari istituzionali – saranno gli impianti di piccole dimensioni e la filiera corta, lasciando ai margini la speculazione delle grandi imprese e dei mega impianti. Questa legge avrà importanti ripercussioni anche nella nostra regione. Cambiano infatti i sistemi di incentivazione per la produzione di energia elettrica mediante gli impianti alimentati a biomasse e a biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali e da tutti i sottoprodotti ottenuti nell'ambito di filiere o contratti quadro. A essere incentivati – si legge nella nota – saranno soprattutto gli impianti di produzione non superiori a 1 Megawatt e a ‘filiera corta' (che trattano prodotti ottenuti entro un raggio di 70 chilometri di distanza dall'impianto), scoraggiando i numerosi tentativi di speculazione di chi pensa di fare solo business, realizzando megaimpianti e importando la biomassa dall'estero”.Per l'esponente del Sole che ride “è un segnale importante anche per l'Umbria che recentemente ha respinto i tentativi maldestri di società come Enel che pensano a impianti di dimensioni insostenibili dalla nostra economia e dal nostro territorio. Tra l'altro, il Piano di sviluppo rurale e il Dap 2008 affermano chiaramente una linea che privilegia la sostenibilità dei piccoli impianti. Siamo soddisfatti di questo straordinario risultato voluto dai Verdi perché da oggi il mondo agricolo avrà uno strumento in più per riconvertire e diversificare le proprie attività contribuendo in maniera significativa alla produzione di energia in modo rinnovabile. Un esempio di come si possano trovare valide alternative all'uso del petrolio e del carbone: i principali responsabili delle emissioni inquinanti e dell'effetto serra”. Dottorini ricorda infine come, tra le norme approvate, “è previsto un innovativo sistema di incentivazione a cui possono accedere gli impianti al di sotto di 1 Megawatt di potenza. Un 'conto energia' ad hoc, infatti, prevede una remunerazione certa del prezzo dell'energia prodotta e ceduta dall'impianto alla rete nazionale che è stato quantificato in 0,30 euro per Kilowattora per un periodo di quindici anni. Si semplifica, quindi, il sistema degli incentivi offrendo un quadro certo di opportunità che vale nel tempo e che consentirà investimenti certi e garantiti”.