Categorie: Cronaca Spoleto

Due studenti tentano suicidio dal Ponte delle Torri: salvati in extremis da carabinieri e polizia

E’ scioccante la notizia dei due tentativi di suicidio che altrettanti studenti minorenni di Spoleto hanno tentato di mettere in atto nelle ultime 48 ore dal tristemente famoso Ponte delle Torri. Sventati solo per il miracoloso arrivo delle forze dell’ordine che in entrambi i casi sono riusciti a salvare in extremis i due ragazzi.

L’allarme dei passanti – l’ultimo in ordine di tempo si è verificato all’ora di pranzo di oggi quando alcuni passanti hanno notato un ragazzino a cavalcioni sul parapetto del ponte. Qualcuno allerta il 113 e in una manciata di secondi arriva la volante. Lungo il camminamento del monumento ci sono molti turisti. Gli agenti fanno sgombrare l’area e avviano a distanza una lunga “trattativa” con il ragazzo. Sono momenti concitati, di non facile gestione, ma gli ‘angeli’ riescono a conquistare la fiducia dello studente che, dopo un buon quarto d’ora, si convince a scendere e ad avvicinare la pattuglia. L’abbraccio col poliziotto fa finire l’incubo in cui la città rischiava di ricadere dopo l’estremo gesto compiuto poche settimane fa da una studentessa. Le condizioni del ragazzino sono tutto sommato discrete tanto che, a detta di alcuni testimoni, viene deciso di non far intervenire il 118. Nel giro di un paio d’ore il giovanissimo è stato riconsegnato dagli uomini del vicequestore Francesca Peppicelli ai propri genitori.

48 ore fa – risale a martedì scorso, ma se ne è avuta notizia solo oggi, il tentativo messo in atto da un altro studente spoletino che aveva annunciato la propria intenzione tramite un post diretto ad alcuni compagni di classe. Anche in questo caso l’allarme è scattato immediatamente. A compiere il ‘miracolo’ sono stati ancora una volta gli agenti del commissariato – coinvolti anche i carabinieri del radiomobile – che a tempo di record hanno raggiunto il monumento e bloccato il ragazzino.

Il ponte ‘maledetto’ – il ponte delle torri torna così a far parlare di sé, ormai con cadenza quasi mensile, a dimostrazione che c’è l’estrema urgenza di mettere in sicurezza l’area sottostante quello che dovrebbe essere il monumento simbolo della città e che invece si è tristemente trasformato in un luogo di morte. Mentre le istituzioni e la politica continuano a dormirci sopra, proponendo al massimo soluzioni di dubbio risultato. Come quella di installare cartelli di assistenza psicologica con collegamento telefonico a un Centro di ascolto, approvata un mese fa dal Consiglio comunale ma ancora non realizzata.

(modificato alle 23.30 del 20 aprile)