Perugia

Due società per il Nuovo Curi, ma si attendono anche altri investitori

Con la consegna in Comune del documento di fattibilità, prende corpo, anche dal punto di vista societario, il progetto per la realizzazione del Nuovo Stadio Curi. Un impianto da 18mila spettatori, il primo in Europa ad avere la disponibilità di 18 suite da cui si potrà vedere direttamente la partita, oltre alle altre stanze dell’albergo i cui balconi daranno sulla città di Perugia.


Il progetto del Nuovo Curi
LE IMMAGINI


Il complesso – disegnato dallo studio Gau dell’archistar Zavanella, ospiterà anche spazi commerciali e una struttura destinata alla fisioterapia, con particolare attenzione al mondo sportivo.

Intorno al Nuovo Curi – che sarà dotato anche di un maxischermo esterno – saranno ridefinite viabilità e spazio verde. Mentre ad assicurare l’interesse pubblico dell’intervento dei privati ci sarà anche la realizzazione della caserma della polizia municipale, accanto all’attuale sede della Protezione civile, dalla parte opposta del grande parcheggio di Pian di Massiano.

L’iter

Il Comune ha ora due mesi per dichiarare il pubblico interesse. Per accelerare i tempi, si potrà nel frattempo attivare una preliminare conferenza dei servizi. Passaggio che i proponenti attendono entro la fine di febbraio.

Per l’elaborazione del progetto definitivo (che dovrà tener conto anche di eventuali modifiche che dovessero arrivare da Palazzo dei Priori) si dovranno attendere circa 6 mesi. Solo a quel punto si potrà indire la gara per l’affidamento dei lavori, entro i successivi 45 giorni dall’approvazione del progetto.

Le gare a Gubbio

Lavori che, se non ci saranno intoppi, dovrebbero durare due anni. Nel frattempo il Perugia giocherebbe le gare interne al Barbetti di Gubbio, che verrebbe in parte adeguato, in accordo con la società rossoblu. I minori incassi del Perugia, in base all’accordo sottoscritto tra i proponenti e il club biancorosso, andrebbero risarciti con 2,5 milioni di euro.

L’assetto societario

Svelato il progetto del nuovo stadio, c’è grande interesse sulla compagine societaria che dovrà portare avanti progettualità, realizzazione e gestione. Per questo è stata ideata un’architettura societaria complessa. Che divide la società dei proponenti (l’Arena Curi srl, presieduta da Francesco Maria Lana, con il raggruppamento di imprese che parteciperanno poi alla gara per l’affidamento dei lavori) e quella che poi si occuperà della gestione del complesso, di cui dovrebbe far parte anche il Perugia Calcio. Ma che nelle intenzioni degli investitori umbri e marchigiani che hanno presentato il progetto può essere aperto anche ad altri soggetti, anche stranieri. Eventuali ingressi che potrebbero destinare anche gli investimenti per rafforzare il Perugia. Diversa invece la sinergia che si potrebbe avviare anche con istituzioni locali e associazioni cittadine per la valorizzazione dell’impianto.