Terni

Due nuovi impianti industriali a Narni, l’allarme dei Verdi

A rischio la salute a Narni e dintorni! In arrivo nuove attività industriali potenzialmente pericolose. A lanciare l’allarme, il Comitato Ambiente Terni, Europa Verde-Verdi e il Partito Animalista Italiano che, valutando la documentazione presente sul sito della Regione Umbria, ritengono necessaria una indispensabile e completa integrazione valutativa che comprenda la valutazione di incidenza per i due siti Natura 2000 presenti, la “valutazione di conformità al principio DNSH” che consiste nel dimostrare che il piano/ programma, ovvero il progetto, “non arreca danno significativo” (principio “Do Not Significant Harm” (DNSH)) ad alcuno degli Obiettivi Ambientali di cui all’art. 9 del Regolamento (UE) 2020/852 (Articolo 9 Obiettivi ambientali Ai fini del presente regolamento s’intendono per obiettivi ambientali: a) la mitigazione dei cambiamenti climatici; b) l’adattamento ai cambiamenti climatici; c) l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine; d) la transizione verso un’economia circolare; e) la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento; f) la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi),e che, ove ricorre, contribuisce in maniera sostanziale ad uno di essi (es. “mitigazione dei cambiamenti climatici”) ed infine, poiché i progettati nuovi impianti di gestione Anaerobica di Forsu e Compostaggio Fanghi e l’altro Impianto di smaltimento Pulper proveniente da fuori regione sembrerebbero potenzialmente industrie insalubri di prima classe, l’avvio per entrambi i progetti di una completa procedura di VAS in base alle nuove direttive approvate in Regione Umbria.A poca distanza da dove dovrebbero sorgere le due nuove industrie ci sono già altri impianti industriali, tutti molto vicini alle abitazioni ed in prossimità del Lago di San Liberato, Sito Natura 2000 ZSC IT5220022 e del SIC IT5220020– GOLE DI NARNI – STIFONE, un’oasi paesaggistica dove la natura, la cultura e la storia si incontrano da oltre duemila anni in un’atmosfera unica. Quest’oasi incontaminata, subirebbe notevoli effetti inquinanti dalle emissioni prodotte dai nuovi impianti, sommati alle emissioni di altri impianti in funzione tra cui il Bio-Digestore ASM, già oggetto di prescrizioni Arpa a causa di forti ed intollerabili emissioni odorigene.Le Zone Speciali di Conservazione della rete Natura 2000 costituiscono una rete ecologica europea che ha lo scopo di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie individuate negli allegati delle Direttive Habitat e Uccelli, riconosciute di particolare interesse europeo, rare o minacciate.Il D.L.vo 3 aprile 2006 n 152 definisce all’art. 268 l’inquinamento atmosferico: “ogni modificazione dell’aria atmosferica, dovuta all’introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell’ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell’ambiente”.In materia di tutela della salute e tutela ambientale, la giurisprudenza amministrativa ha riconosciuto, in ossequio al “Principio di Precauzione” (art. 130 del Trattato di Maastricht; art. 37 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea), l’esistenza di un vero e proprio obbligo in capo alle Autorità competenti “di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire i rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, ponendo una tutela anticipata rispetto alla fase dell’applicazione delle migliori tecniche proprie del principio di prevenzione. L’applicazione del principio di precauzione comporta dunque che, ogni qual volta non siano conosciuti con certezza, i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche, anche nei casi in cui i danni siano poco conosciuti o solo potenziali” (cfr., ex multis, Cons. Stato Sez. IV, 11 novembre 2014, n. 5525). Pertanto, si sottolinea che nella gestione degli interessi pubblici, il principio di precauzione esige di verificare preventivamente che l’attività economica (industriale o commerciale) da porre in essere, non sia idonea, anche solo potenzialmente, a danneggiare l’uomo o l’ambiente.Il Comune di Narni, con fondi europei, ha reso fruibile a tutti lo splendido percorso lungo le gole del Nera, una green way ormai conosciutissima e frequentata, inserita nella “Via dell’Acqua” che collega, con percorsi lungo il Nera ed il Tevere Assisi a Roma. Inquinare l’aria e l’acqua non ci sembra un “contributo” accettabile dell’Umbria per i pellegrini del Giubileo del prossimo anno e per le future generazioni di Narni.

Luogo: Città, Stifone, NARNI, TERNI, UMBRIA

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