“A che punto è il tratto altotiberino della Due Mari?” Sono stati i consiglieri di ‘Tiferno Insieme’ Nicola Morini e Luigina Flamini a riportare all’attenzione del Consiglio comunale di Città di Castello il completamento in terra umbra della E78. Nell’ultima seduta della massima assise tifernate, in un’interpellanza, hanno ribadito che di questa arteria “si parla ormai da decenni senza che abbia mai visto una definitiva progettazione mentre contemporaneamente è stata progettata, finanziata e pressoché completata un’altra trasversale destinata a realizzare la Due Mari sulle direttrici Grosseto-Perugia-Ancona”.
“Anche nelle ultime linee programmatiche – ha aggiunto Morini – si ribadisce che l’obiettivo del Comune è ‘dare una nuova missione a Città di Castello nella prospettiva delle macroregioni, sviluppare il ruolo di cerniera del Centro Italia, grazie ad una rete infrastrutturale riqualificata dal completamento della E78’; anche se durante la campagna elettorale del 2016, il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini avrebbe alluso ad una inaugurazione nei prossimi anni, in cui a tagliare il nastro sarebbe stato Bacchetta, da ultimo, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, avrebbe annunciato che nella proposta per il Piano Pluriennale 2016-2020 sono stati inseriti nuovi interventi per completare il raddoppio di alcuni tratti di strada riguardanti la strada Perugia-Ancona senza aver fatto uno specifico riferimento alla E78. Se fosse così, proponiamo un’iniziativa politica per chiedere tempi certi”.
“Il tracciato individuato dall’Anas è meno problematico dei precedenti – ha detto il sindaco Luciano Bacchetta – toccherà Città di Castello marginalmente e in superficie. Quello che dichiarò il viceministro sono parole sue, non mie. Mi fece molto piacere quella dichiarazione, che ho verificato con il Ministero più volte e che è stata confermata. Il problema è il pedaggio: altrove non c’è. Nel tratto umbro invece è previsto. Saranno i consigli regionali a sciogliere questo nodo. La vicenda della E78 è assurda, ci sono colpe anche nostre, con scontri frontali tra Città di Castello e San Giustino che impedirono di arrivare al compimento. Questa volta non ci sono”.
Un’iniziativa di Amministrazione e Consiglio con il viceministro, su questo e altri argomenti, come la piastra logistica, dove mancano un milione di euro dalla Regione, e la Fcu, potrebbe essere utile. Mi impegno per settembre, perché questi progetti sono fondamentali per lo sviluppo del territorio
Riccardo Augusto Marchetti, capogruppo Lega Nord, ha detto che “la E78 farebbe la differenza per noi. Facilitiamo un confronto interregionale. Il limite della Guinza è strutturale: la galleria è vecchia, servono due corsie. Lavoriamo su un progetto che dia ossigeno all’Altotevere”. Vincenzo Bucci, capogruppo ‘Castello Cambia’, ha chiesto di “presentare il progetto della Due Mari. E’ stato partecipato con i cittadini? Sarà a due corsie, allargando l’attuale viabilità, ci sarà il traffico pesante…La storia non è quella che ci racconta lei. Allora ci fu uno stop dall’alto, le liti furono il pretesto per spostare i finanziamenti su Foligno, Macerata e Ancona”.
Sassolini, capogruppo Forza Italia, ha raccomandato di “definire il tracciato anche per dare certezze ai proprietari di terreni potenzialmente interessati dal passaggio”. Zucchini, capogruppo Pd, ha detto che “il sindaco non ha mai abbassato la guardia sulla E78. Ideata all’epoca di Amintore Fanfani, è una delle grandi incompiute. Siamo interessati solo da due lotti” ha aggiunto, riassumendo anni e anni di storia, “nel 2017 il Ministro Delrio la definì priorità dopo il Quadrilatero. Seguiamo gli sviluppi con attenzione”.
Lignani Marchesani, capogruppo Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Le responsabilità ci sono e sono scritte. La legge Obiettivo di Tremonti, bypassava il potere di veto dei piccoli comitati locali, e gli accordi di programma con le Regioni stabilivano le priorità: in quelle della Giunta Lorenzetti, d’accordo le associazioni di categoria, non c’era la E78. Il pedaggio è un’iniquità rispetto ad altre dorsali che non lo prevedono, ma, se vogliamo la E78 dobbiamo accettarlo, altrimenti non si fa”.
Nella replica Morini ha precisato: “Sono d’accordo con l’iniziativa pubblica per vedere il tracciato ma no alle passerelle. La E78 non sarà più una superstrada ma una strada per andare al mare. Vorremmo tempi certi, per non fare la fine della Fcu, a cui mancano, dopo i proclami trionfali, cento milioni. Le responsabilità politiche sono chiare”. “Ho evitato di parlare di conflitti passati ma non accetto che mi vengano rimproveri da chi in quelle stagioni era protagonista – ha detto Bacchetta – Le responsabilità politiche sono immense ma non serve rinvangarle, me le prendo io. Il problema è risolvere i problemi. Su Fcu ci sono atti concreti, così come sulla E78 e piastra logistica, devono seguire fatti concreti”.