Piazza Italia: una station-wagon sospetta, nei pressi della Banca d’Italia, a Perugia. Scendono una donna ed un uomo, che si allontanano in direzione del centro cittadino. Dopo la segnalazione, gli agenti della volante sono giunti sul posto: è così risultato che la targa dell'auto era stata alterata con l’uso del nastro isolante di colore nero per camuffare una delle ultime due lettere finali, trasformata da C a O , presumibilmente per eludere i sistemi di lettura informatizzata della ZTL .
Allontanatisi, i poliziotti hanno atteso il ritorno dei due giovani che poco dopo, provenienti da Corso Vannucci, si sono avvicinati cautamente all’auto e ne hanno aperto le portiere.
A quel punto gli agenti sono intervenuti per procedere alla loro identificazione, dalla quale si è accertato che la ragazza, G. L., diciannovenne di Piegaro, era la figlia del proprietario dell’auto ed era in compagnia di R. N., un ventiseienne pugliese residente a Perugia: lui ha tra l'altro tentato di staccare dalla targa il nastro adesivo che la camuffava, ma veniva prontamente scoperto e bloccato.
Perquisiti, è stato possibile rinvenire all’interno della borsa della ragazza un cacciavite, un sacco in plastica nero ed un coltello a serramanico, mentre nel giubbetto del ragazzo una torcia tascabile. All’interno del veicolo invece è stato trovato nel portaoggetti il rotolo di nastro isolante nero usato per l’alterazione della targa.I due sono stati
quindi accompagnati in Questura per gli accertamenti di rito, dai quali è emerso che erano entrambi pregiudicati per reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio .
Sono stati perciò denunciati per alterazione di targhe, uso di targhe alterate, porto abusivo di armi e porto di strumenti atti allo scasso; l’auto è stata sottoposta a fermo amministrativo e la targa alterata sequestrata.