Due angeli, abituati a curare e salvare vite, ma che certo non si sarebbero mai aspettati di dover intervenire in una situazione disperata e strapparne una da morte sicura, se solo si fossero persi pochi altri secondi.
È quanto accaduto in pieno centro storico di Foligno dove un uomo ha deciso di compiere l’estremo gesto impiccandosi in un vicoletto, poco distante dalla propria abitazione. È stata la consorte e la nuora, presentei in quel momento nella abitazione e probabilmente allertate da qualche strano movimento del parente, a fare la macabra scoperta e a gridare aiuto.
Urla che sono state fortunatamente sentite dal medico fisiatra Alfredo Albertacci che in quel momento aveva aperte le finestre del proprio studio ambulatoriale. Il medico è così corso in strada, allertando con il cellulare il collega di studio, il dottore Mauro Bosi, la cui stanza era dalla parte opposta dell’ambulatorio e che non aveva avvertito la disperata richiesta di aiuto.
Così hanno dapprima sollevato il corpo dell’uomo, poi tagliato la corda con le forbici portate dalle famigliari e quindi cominciato le pratiche di rianimazione e respirazione. Dopo 10 interminabili minuti, a detta dei testimoni, l’uomo ha ripreso a respirare e i parametri vitali sono tornati nella norma.
L’allarme era già stato dato al 118 che aveva inviato una ambulanza sul posto: visto l’intervento dei due medici e le condizioni del paziente, ai sanitari del nosocomio non è rimasto altro che trasportarlo al pronto soccorso dove si trova ora in osservazione. Le sue condizioni non sembrano destare particolare preoccupazione.
Non è dato sapere con certezza il motivo che abbia spinto il folignate al gesto estremo, che potrebbe essere purtroppo legato alla prematura scomparsa di una congiunta. Resta invece il pronto ed efficace gesto dei due angeli-medici che sono riusciti a salvargli la vita, ricevendo il plauso dei famigliari, dell’uomo e dei condomini accorsi nei minuti in cui si stava consumando la (scampata) tragedia.