Una legge speciale per il Trasimeno, per pulire le sue sponde e combattere le alghe che ne assediano le acque. E’ quanto chiede il sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Bbatino, alla vigilia dell’iniziativa “Polvese Lab”, che sarà presentata lunedì dalla Regione, sulle prospettive globali in relazione al “Controllo delle popolazioni di chironomidi al Lago Trasimeno” che si terrà a metà settembre all’Isola Polvese.
“Pur in una situazione generale di ottima salute, certificata dall’Arpa con controlli settimanali e da Goletta Verde di Legambiente che dicono chiaramente che il nostro lago è in assoluto il più pulito d’Italia – afferma Batino – la situazione delle sponde crea danno alla nostra immagine turistica, fondamentale per la nostra economia, creando problemi agli esercizi commerciali, ai gestori delle spiagge, dei bar, dei ristoranti e dei locali per la musica“.
Il sindaco Batino fa un nuovo appello, già formalizzato con ripetute note ufficiali, a Regione e Provincia per unire le forze a quelle dei comuni rivieraschi per un intervento immediato sulle alghe, per risolvere i problemi pratici delle sponde per asportare le alghe subito: “Deve proseguire il trattamento larvicida di contrasto alla proliferazione degli insetti che ha avuto qualche risultato positivo, come attestato anche dalle indagini della USL 1, ma che deve sicuramente essere programmato per più anni e anticipato durante i mesi primaverili“.
Batino infine chiede che si concluda rapidamente l’iter di assegnazione delle deleghe relative al lago all’Unione dei Comuni del Trasimeno, con margini finanziari sufficienti a garantire gli interventi necessari a tutelare la salute e l’immagine. “Resta necessaria per il futuro una legge speciale per il Trasimeno – ribadisce – che assegni fondi nazionali certi e sicuri ogni anno, per lavorare d’anticipo e non essere costretti sempre ad inseguire le emergenze. Attraverso la modifica del Piano Stralcio occorre consentire in via ordinaria i dragaggi, la manutenzione del canneto, il taglio periodico della vegetazione che rappresenta l’habitat naturale per animali nocivi, in particolare cinghiali, nutrie e piccioni dannosi anche all’agricoltura. Dobbiamo impedire la trasformazione del paesaggio intorno al lago che, come denunciato da autorevoli studiosi, si sta trasformando da zona umida in bosco“.
Intanto, da destra e da sinistra, cresce l’attenzione della politica intorno al Trasimeno. L’esponente del Pd Marco Vinicio Guasticchi, nei giorni scorsi, aveva invocato un’azione di disinfestazione per liberare la zona dagli insetti. Guasticchi è poi tornato sulle sponde del Trasimeno, per fotografare, e denunciare, discariche a cielo aperto (nella foto presa dalla pagina Facebook del consigliere regionale).
“Bene l’iniziativa della Regione, bene parlare di questi temi in un’iniziativa positiva, bene anche l’attenzione di Guasticchi – dice Batino a questo proposito – anche se gli ricordiamo che la situazione è sostanzialmente la stessa dagli anni della sua presidenza in Provincia. Occorre un cambio di marcia una nuova ‘cultura’ che sappia affrontare i vari problemi del lago per quelli che sono, i problemi di un ambiente naturale pregiatissimo, unico in Italia e che ha bisogno di manutenzioni particolari e che vede un rapporto continuo con l’uomo già dal tempo degli etruschi”.
Ma ci muove anche a destra, con il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, che annuncia una mozione per introdurre una programmazione di disinfestazione al Trasimeno nell’ambito della legge sul Piano sanitario regionale e nel denunciare lo stato di abbandono del quarto lago d’Italia interroga la giunta per comprendere chi effettua i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. “Vorremmo conoscere chi si occupa di svolgere lavori di dragaggio, pulizia delle sponde e delle darsene, di tagliare l’erba e le alghe – spiega in una nota il
portavoce dell’opposizione di centrodestra a Palazzo Cesaroni – ma più in generale tutte le azioni utili a migliorare la vivibilità del lago anche in chiave turistica“.
Secondo quanto si apprende fino a qualche anno fa i lavori di manutenzione erano in capo alla Provincia di Perugia e alla Comunità Montana per centinaia di migliaia di euro. “Ora – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – aspetto di conoscere dall’assessore Fernanda Cecchini come intende risolvere la questione considerato che risulterebbero diminuiti in maniera consistente fondi per la manutenzione del lago che rappresenta una delle risorse paesaggistiche più interessanti della nostra regione“.