“Drogato” da internet: è stata davvero una brutta disavventura quella del quindicenne notato in stato confusionale dalla Polfer di Firenze mentre si aggirava alla stazione Santa Maria Novella. Il ragazzino, che vive nel folignate, quando è stato fermato dagli agenti che gli hanno chiesto dove fosse diretto, ha fornito risposte sconclusionate. Non ricordava neanche il proprio cognome. Solo una tessera autobus di Umbria Mobilità ha permesso ai poliziotti di risalire alla sua identità. Mentre il ragazzo veniva trasferito all’ospedale fiorentino, gli agenti hanno provveduto ad avvisare i genitori che la sera prima avevano fatto denuncia di scomparsa ai carabinieri. Il responso dei medici è arrivato di lì a poco: il 15enne era affetto da dipendenza da internet. Lui stesso ha ammesso di aver “navigato” tutta la notte e di non ricordare perché aveva preso il treno e dove fosse diretto.
Ko sonno e melatonina – se gli effetti negativi di pc e tablet erano già noti, quello che ancora non si sapeva era quanto questi strumenti possono avere una influenza a dir poco negativa sul sonno, ovvero se utilizzati prima di coricarsi . Lo ha accertato lo studio diretto dal Brigham and women hospital di Boston che in questi giorni ha reso noti i risultati della ricerca condotta su 12 persone per 2 settimane. Durante la prima i partecipanti hanno letto su un tablet per 4 ore prima di dormire per 5 giorni. La settimana successiva hanno letto libri cartacei con le stesse modalità di orario. I partecipanti all’esperimento quando usavano il tablet impiegavano più tempo ad addormentarsi mostrando il sonno REM più breve, scarsa melatonina e maggiore stanchezza all’indomani. Sintomi non registrati nel caso della lettura dei libri cartacei. La ricerca avrebbe così dimostrato che la luce blu di tablet e smartphone inibisce la melatonina danneggiando la qualità del sonno. “Anche se è impopolare – ha detto la dottoressa Anne-Marie Chang, neuroscienziato che ha partecipato allo studio – la scelta migliore resta quella di evitare l’usco di schermi luminosi prima di addormentarsi”.
© Riproduzione riservata