Droga, maxisequestro della polizia di Perugia: 165 chili di marjiuana - I dettagli dell'operazione - Tuttoggi.info

Droga, maxisequestro della polizia di Perugia: 165 chili di marjiuana – I dettagli dell'operazione

Redazione

Droga, maxisequestro della polizia di Perugia: 165 chili di marjiuana – I dettagli dell'operazione

Lun, 05/12/2011 - 09:47

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(Aggiornamento ore 12:45) Sacchi neri, scatoloni. Pareti intere di scaffali, ricoperti di scatoloni e buste, con dentro sacchi di cellophane pieni di marjiuana. E' quanto trovato dalla squadra mobile e dagli agenti del locale commissariato di Jesolo, in un capannone neanche chiuso a chiave, nella zona industriale di Musile di Piave (Iesolo – VE).

Secondo Marco Chiacchiera, il dirigente della Squadra mobile di Perugia che ha illustrato oggi alla stampa l'operazione frutto di alcune settimane di lavoro, i 165 chili di droga sequestrati erano con ogni probabilità parte di un quantitativo anche maggiore: “In genere sono carichi da 500 chili circa, che vengono portati dai paesi dell'Est via terra o via mare”. Secondo il dirigente, per il carico in questione l'ipotesi più accreditata è che il capannone fosse un luogo di stoccaggio provvisorio, di droga proveniente dall'Albania, paese di origine del grossista arrestato, giunto in Italia via terra.

Sono comunque in corso ulteriori indagini, per accertare l'origine della droga e l'esistenza o meno di un gruppo organizzato in veneto che gestiva il traffico.

La Squadra Mobile di Perugia, coadiuvata dai colleghi del Commissariato P.S. di Jesolo, ha portato a termine un’operazione che ha condotto al sequestro di circa 165 chili di marjiuana e all’arresto di due persone, un 32 enne di Pistoia e un 27enne di nazionalità albanese, ma residente a Santa Maria degli Angeli.

Le indagini – Da tempo la quinta sezione Antidroga della Squadra Mobile di Perugia aveva posto sotto monitoraggio un “luogo di ritrovo” a Bastia Umbra, dove si incontravano italiani e stranieri dediti allo spaccio di stupefacenti. Grazie a questa attività, la polizia ha identificato nel cittadino albanese arrestato una figura di spicco del giro sotto controllo, probabile fornitore di grossi quantitativi. Sperando di risalire alla “fonte” dello stupefacente, la polizia ha dedicato al soggetto in questione un lungo periodo di stretta osservazione, durato alcuni giorni, fino a che è riuscita a individuare due luoghi dove il grossista teneva la marijuana.

L'operazione – Secondo quanto riferito dalla mobile, che sull'operazione terrà stamani una conferenza stampa, venerdì pomeriggio il cittadino albanese, insieme ad un autotrasportatore (il 32enne di Pistoia), si sono diretti a Bastia Umbra dove, all’interno di un garage, hanno nascosto uno scatolone. Gli operanti, che pedinavano i due da giorni, sono immediatamente intervenuti, rinvenendo e sequestrando un primo quantitativo di circa 28 chili di marijuana ed arrestando i due. Una volta provato il ruolo di entrambi, la polizia ha passato al setaccio alcuni luoghi in Emilia Romagna e Veneto, identificati come possibili luoghi di conservazione e stoccaggio della droga.

“In particolare -riferisce la questura-, tra i suddetti, il più probabile appariva essere nelle vicinanze di Jesolo, come indicava l’analisi del navigatore satellitare che si trovava a bordo del furgone alla guida dell'autotrasportatore italiano”. Ipotesi confermata dagli accertamenti, in quanto all’interno di un capannone che si trova nella zona industriale di Musile di Piave (Iesolo – VE), gli agenti della Squadra Mobile di Perugia, con il supporto dei colleghi del Commissariato di Jesolo, hanno rinvenuto in vari scatoloni, altri 137 chili di marijuana.

Un milione e mezzo di euro – Da una prima approssimativa stima e considerando che la marijuana viene acquistata, al dettaglio, ad un prezzo che oscilla tra gli 8 e i 10 euro, il valore del carico complessivo si aggira sul milione e mezzo di euro. “Le indagini -ha riferito la mobile- proseguono incessanti al fine di individuare altri soggetti coinvolti nel traffico”. (fda)

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