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DROGA E IMMIGRAZIONE CLANDESTINA AL CENTRO DEL NUOVO PATTO PER PERUGIA SICURA (foto)

(Fda) Lotta allo spaccio di stupefacenti, all'immigrazione clandestina, al bullismo nelle scuole e all'esclusione sociale. Sono queste le principali linee programmatiche al centro del Patto per Perugia Sicura, siglato ieri dal ministro degli Interni Roberto Maroni con i principali rappresentanti delle istituzioni del capoluogo umbro, Catiuscia Marini per la regione, Marco Vinicio Guasticchi per la provincia e Wladimiro Boccali per il comune, e il prefetto Enrico Laudanna.

Il Patto impegna le istituzioni firmatarie a mettere in campo “azioni integrate e progetti specifici in materia di sicurezza urbana, su aree di intervento ritenute prioritarie per la sicurezza, la vivibilità e la coesione sociale della comunità”.

Le aree di intervento definite prioritarie per l'accordo sono state individuate nella lotta al traffico di droga, per cui Perugia ancora vanta un brutto primato, e all' immigrazione clandestina e nella tutela delle fasce più deboli della popolazione.

Per il raggiungimento di questi obbiettivi il documento propone di “costituire nuovamente presso la prefettura un apposito gruppo di lavoro per la sicurezza nominato dal Prefetto, coordinato da un suo delegato e composto dal comandante della polizia municipale, dal comandante della polizia provinciale, da un rappresentante della questura, uno dell'arma dei carabinieri, uno della guardia di finanza e uno del corpo forestale dello stato. Per le materie di competenza del Comune, il rappresentante del Sindaco gestirà il relativo tavolo tecnico convocando, qualora emerga tale necessità, anche il responsabile dei servizi sociali del Comune”.

Il documento va a rinnovare un precedente patto siglato nel 2008 e ha a sua volta una valenza biennale.

“Soprattutto in un momento critico a livello economico e sociale come quello che stiamo vivendo bisogna difendersi dai rischi di un ingresso della criminalità nel nostro territorio”, ha commentato il sindaco di Perugia Boccali. “Nel Patto sono ribaditi i problemi più importanti da combattere e le metodologie da impiegare: in primo luogo, la lotta allo spaccio della droga ed il contrasto alla immigrazione clandestina, non dimenticando che qui il livello di integrazione delle comunità straniere è elevato anche per via di una lunga abitudine ai fenomeni dell' interculturalità”

Il primo cittadino di Perugia ha anche evidenziato come il patto preveda precisi impegni per la sua amministrazione, in primo luogo quello di potenziare l'organico della polizia municipale e i sistemi di videosorveglianza”.

Il presidente della provincia Guasticchi dal canto suo ha sottolineato i nuovi impegni a carico della polizia provinciale: “Il Corpo della Polizia Provinciale, fortemente impegnato nei servizi legati alla sicurezza e qualità della vita in affermazione del concetto di 'polizia di prossimità', aumenterà il proprio contributo di uomini e mezzi nelle attività da svolgere in sinergia con le altre Forze dell'Ordine, in particolare con il pattugliamento notturno del centro storico e, diurno e notturno, di altre aree della città cosiddette sensibili”.