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DROGA E FOTOCOPIE ILLECITE NELLE ULTIME OPERAZIONI DELLA GDF.

E'continua l'attività della Guardia di Finanza per la repressione del traffico di sostanze stupefacenti nel capoluogo e in provincia. Nel corso dell'ultimo fine settimana, gli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Foligno hanno attuato un piano di vigilanza e repressione dello spaccio di droga, che ha portato al controllo di B.G. e S.M., italiani, rispettivamente di 34 e 33 anni, entrambi di Foligno.Le successive operazioni di perquisizione domiciliare, eseguite presso l'abitazione del primo, hanno portato al ritrovamento di 25 gr. di cocaina subito sequestrata. I due soggetti sono poi stati messi a disposizione dell'A.G. Giudicati per direttissima sono poi stati trasferiti al carcere di Perugia Sempre tra sabato e domenica, i “Baschi Verdi” di Perugia, eseguivano una serie di controlli mirati nella zona “Settevalli” e nelle adiacenze del Parco Pellini. I controlli e le perquisizioni hanno portato all'arresto di un marocchino, H.M. di anni 27, un tunisino, R.K.B.L. di anni 31, e un moldavo, C.S. di anni 20, trovati in possesso complessivamente di un etto circa fra cocaina ed eroina. Sequestrati anche telefoni cellulari, bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento e lo smercio delle dosi.

Durante la settima poi si era svolta l'operazione “ROUGH COPY”. E' questo il nome in codice dell'operazione di servizio condotta dai Finanzieri del Gruppo Tutela Economia del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Perugia, in collaborazione con Funzionari della SIAE di Roma e Perugia, nell'ambito di una costante attività di iniziativa sul territorio, già avviata lo scorso anno volta alla prevenzione ed alla repressione del diffuso fenomeno della reprografia illecita ( fotocopiatura)di opere tutelate dal diritto d'autore. L'intervento congiunto della Guardia di Finanza e dei funzionari SIAE ha portato al sequestro di 125 copie di opere librarie universitarie illegalmente estratte da 67 libri di testo. Molte di questo erano evidentemente usate come “fonte” per molteplici riproduzioni, come dimostrano i cartellini trovati su queste, riportanti il committente, il numero di copie richieste e la data di consegna del lavoro.