Cresce il consumo di droga e alcol e contemporaneamente diminuisce l'età di coloro che si avvicinano per la prima volta a tali sostanze. Un fenomeno che allarma e che impone alle istituzioni pubbliche ad agire. Ieri mattina nell'aula magna dell'Istituto Alberghiero di Spoleto si è fatto il punto della situazione e promosso iniziative a favore della prevenzione in ambito scolastico contro il consumo di stupefacenti e alcol alla presenza del vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, del sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, dell'assessore comunale all'istruzione Battistina Vargiu, della dirigente dell'Alberghiero Fiorella Sacrescani e della psicologa del Sert dell'Asl 3, Cristina Martini. All'incontro hanno partecipato anche i consiglieri provinciali, Gianpiero Panfili e Massimiliano Capitani.
L'iniziativa è stata coordinata dal vicepresidente del consiglio comunale di Spoleto Paolo Martellini che ha sottolineato come “siamo di fronte a un'emergenza sociale: un problema complesso che coinvolge in primis famiglie e operatori, ma rispetto al quale nessuno può dirsi estraneo”. Martellini ha quindi ringraziato “la Polizia provinciale per il grande lavoro che sta svolgendo tra gli istituti scolastici del territorio”. Nel complimentarsi per l'iniziativa “che attesta attenzione verso i giovani e quindi al futuro”, il vicepresidente della Provincia, Rossi, si è rivolto agli studenti (rappresentanti delle numerose classi dell'Alberghiero) presenti all'incontro. “Non siamo qui per farvi la predica – ha detto Rossi – ma perché c'è preoccupazione. Persone senza scrupoli, associazioni malavitose gestiscono il mondo della droga lucrano su di voi non preoccupandosi del vostro futuro. Il vostro desiderio di trasgressione è tipico della giovinezza. L'unico strumento che abbiamo è non lasciarvi soli. Quello che possiamo fare come istituzioni è aprirci”. Il vicepresidente Rossi ha quindi esortato i ragazzi a non avere timori: “Se avete problemi o li ha un vostro amico confidatevi con la Polizia provinciale, sta qui per questo. Potete anche scrivere sulla mia mail o rivolgervi ai nostri consiglieri provinciali. Segnalateci i vostri problemi o quelli del vostro amico dandoci la possibilità di salvare entrambi”.
Il sindaco di Spoleto, Benedetti, in sintonia con le parole del vicepresidente Rossi, ha ribadito che il senso delle iniziative messe in campo dalle Istituzioni si basa esclusivamente sull'aiuto. E se per i ragazzi si adotteranno tutte le possibili strategie di prevenzione, la Polizia provinciale e la Polizia municipale lavoreranno insieme per intensificare i controlli tesi a individuare i canali malavitosi che portano ai piccoli spacciatori e ai consumatori di sostanze. “Occhio attento anche al consumo di alcol – ha detto Benedetti -. Attiveremo il blocco delle vendite ai minori sia negli esercizi pubblici che nelle attività che vendono alcolici. Né lo spacciatore né l'esercente può lucrare sulla salute dei ragazzi. Per questo coinvolgeremo proprio i giovani perchè il problema non è qualche eccesso, ma capire il limite. Sapersi fermare prima del baratro”.
In prima linea le scuole con i suoi dirigenti e docenti. “Che fare? – ha posto come punto di domanda la dirigente scolastica Sacrestani – Innanzi tutto riconoscere il problema. Spesso dirigenti e insegnanti negano il problema per salvaguardare l'immagine della scuola. Invece la scuola ha il dovere di ammettere che i propri studenti vivono certe difficoltà. A quel punto si può intervenire prima di tutto sui ragazzi facendo loro capire che si può dire di no. Ma per questo bisogna aiutarli ad avere fiducia in se stessi, abilità critica e relazionale. La scuola però non può far tutto. Occorre la collaborazione delle famiglie che troppo spesso negano che i loro figli hanno un problema, e degli operatori dell'Asl”.
La dottoressa Martini ha spiegato quali possono essere alcuni dei motivi per i quali i giovani si avvicinano alle sostanze: desiderio di trasgressione “che può portare a farsi molto male”, sperimentazione “che può finire come è iniziata”. A Spoleto presso la palazzina Micheli, dove sono accorpati molti servizi dell'Asl 3, è stato realizzato un servizio dove i giovani alle prese con le prime esperienze con droghe e/o alcol, in maniera del tutto anonima, possono trovare l'aiuto di psicologi e sociologi.
L'assessore Vargiu ha invece illustrato le innumerevoli iniziative che il Comune in sinergia con Asl e Provincia di Perugia ha messo in campo per educare le nuove generazioni, sin dall'asilo nido, a “costruire un'immagine positiva di sé, riconoscendo i propri limiti e le potenzialità che aiutiamo a sviluppare”. Progetti che hanno per protagonisti i ragazzi e le loro famiglie e in cui le Istituzioni svolgono la funzione di supporto.