Droga, duro colpo allo spaccio di cocaina | Operazione "Silva", 4 arresti

Droga, duro colpo allo spaccio di cocaina | Operazione “Silva”, 4 arresti

Redazione

Droga, duro colpo allo spaccio di cocaina | Operazione “Silva”, 4 arresti

Ven, 05/03/2021 - 16:06

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Due le persone ancora latitanti. La sostanza stupefacente veniva nascosta all'interno di barattoli di vetro, nascosti nel bosco

Venerdì 5 marzo, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale sono stati illustrati tutti i dettagli dell’operazione “Silva”, che ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale impegnato nello spaccio di stupefacenti sulla piazza ternana.

Presenti all’incontro i responsabili dell’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Terni e diretta dalla Procura della Repubblica di Terni nella persona del Sost. Proc. Dott. Marco Stramaglia.

Un’indagine lunga e impegnativa

L’operazione “Silva”, nata nel maggio 2020, è stata conclusa proprio oggi dai militari, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 indagati.

L’arresto è scattato, per ora, nei confronti del marocchino E.J.H., di due italiani e una donna romena; le altre due persone indagate risultano, al momento, irreperibili.

L’indagine, stando a quanto riferito, avrebbe preso avvio in seguito alle informazioni raccolte a riguardo di un rinomato spacciatore del capoluogo e alle verifiche effettuate dai militari direttamente sul campo.

Tre etti di cocaina a settimana

La “mente” del gruppo, che si occupava del rifornimento dello stupefacente dall’Abruzzo a Terni, e, in un secondo momento, anche della vendita, per una quantità di circa 300 grammi, in media, ogni settimana, era un giovane 30enne di origine marocchina, E.H.J.

Quest’ultimo, infatti, si dedicava al reperimento della sostanza in Abruzzo, presso alcuni suoi connazionali, per poi organizzarne il trasporto in Umbria.

“Corrieri insospettabili”

L’uomo si serviva di trasportatori assolutamente lontani dalla possibilità di destare anche il minimo sospetto: un 60enne di Avezzano, L.S., dall’aspetto trascurato, e, dopo l’arresto di costui, una badante romena di 49 anni, I.V.D.

Un piano “fantasioso”

Per scongiurare il rischio di venire sorpreso con un ingente quantitativo di cocaina, l’organizzatore del traffico dava appuntamento al suo “corriere” sulla S.P. 79 “Reopasto”, all’altezza del km 20+200; da qui si inoltrava a piedi nel bosco – il sostantivo “silva” latino traduce, appunto, il termine “bosco” – dove interrava la sostanza stupefacente in barattoli di vetro, da cui, di volta in volta, secondo quanto ripreso dalle telecamere posizionate dagli uomini dell’Arma nella macchia, estraeva la quantità necessaria a rifornire i suoi “cavallini”.

Infine, accompagnato dalla sua convivente slovacca e da un suo fidato collaboratore, il 28enne marocchino G.M., entrambi ancora latitanti, si recava con cadenza settimanale a Celano (AQ) per retribuire il fornitore.

Sequestro di circa 500 grammi di cocaina

Durante le indagini, constatato il modus operandi dell’approvvigionamento, è stato posto in essere l’arresto del corriere abruzzese, fermato lungo il tragitto verso Terni con 300 grammi di cocaina; oltre 150 quelli che i Militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Terni hanno complessivamente rinvenuto, in tre diversi momenti, nei barattoli occultati nel terreno.

Un considerevole potenziale guadagno, se si tiene conto del fatto che, a causa delle limitazioni alla circolazione dovute alle norme anti-Covid, il prezzo della cocaina si aggira, oggi, intorno ai 100 euro al grammo al dettaglio, e il marocchino E.H.J. aveva in mano quasi il monopolio sulla piazza ternana.

Un’attività dal grande pregio investigativo

Soddisfatto appare il Sostituto Procuratore Marco Stramaglia, incaricato di dirigere l’indagine a nome della Procura della Repubblica di Terni.

Durante l’incontro con i giornalisti il Dott. Stramaglia ha dichiarato che l’acquisizione più meritoria dei Carabinieri di Terni in questa indagine “è stata proprio quella di svelare come il mercato della droga e l’attività di spaccio si siano adattate al nuovo contesto delle limitazioni, percorrendo altre vie per soddisfare la domanda di stupefacente, molto alta in questa città”.

Un elogio ha, infine, desiderato rivolgerlo all’Arma dei Carabinieri, “per la straordinaria capacità di adattamento”, dal momento che ha saputo calibrare le tecniche investigative sulla base della nuova e inusuale modalità operativa dell’ organizzazione delinquenziale.

Articolo e foto di Marco Menta
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