E’ stata una lunga ed impegnativa la serata che ieri ha tenuto i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri, coadiuvati dal personale della Stazione CC di Castel del Piano, occupati nelle ricerche dello spacciatore che poche ore prima aveva ceduto una dose letale di eroina ad un perugino quarantenne.
Era il primo pomeriggio di ieri quando alcuni tossicodipendenti (quattro) di Perugia s’incontravano a P.zza Grimana, luogo da loro abitualmente frequentato, e decidevano di andare ad acquistare un po’ d’eroina per bucarsi tutti assieme. Dalla ricostruzione dei fatti sembrerebbe che prima di recarsi nella zona di Ferro di Cavallo (luogo ove la sostanza è stata acquistata) i quattro amici abbiano messo assieme i pochi soldi che avevano, racimolando una somma di circa 50,00 euro e, a bordo dell’autovettura dell'uomo poi deceduto, si siano diretti verso l’abitazione dello spacciatore. Purtroppo per loro, dopo aver assunto l’eroina, uno di questi (C.M., perugino di 40 anni) ha iniziato a sentirsi male, accusando forti dolori e difficoltà respiratoria, tanto da essere trasportato subito dagli altri amici all’Ospedale Silvestrini nel tentativo, invano, di rianimarlo. L’uomo sembrerebbe essere deceduto durante il tragitto.
Al momento non è ancora chiaro se la droga assunta abbia portato alla morte C.M. perché tagliata male o perché ad alto principio attivo. Nella confusa ricostruzione dei fatti raccontata da uno degli amici, decisamente non ricca di particolari e circostanze, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile che giornalmente sono occupati nella lotta alla droga, hanno trovato degli spunti che hanno permesso di capire chi avesse potuto cedere la sostanza letale: H.F, tunisino, 23 anni, senza fissa dimora, ritenuto responsabile di omicidio a seguito di altro delitto e spaccio di sostanze stupefacenti. L’arrestato, già noto ai Carabinieri perché controllato in più occasioni e comunque sempre tenuto sotto controllo, è stato rintracciato nella sua abitazione in compagnia della sua ragazza, bloccato e condotto in caserma. E’ stato successivamente associato alla locale casa circondariale, mentre la salma è stata trasportata presso l’obitorio del locale ospedale.