Mattinata movimentata, quella odierna, in tutto l’Altotevere umbro e toscano. La Polizia di Stato tifernate ha infatti eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare a Città di Castello, San Giustino, Citerna, Pistrino, Sansepolcro e Monterchi emesse dal Gip di Perugia Alberto Avenoso, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
“Questo notevole bollettino è il risultato di un’operazione durata ben otto mesi – hanno dichiarato il il vice questore aggiunto e dirigente del Commissariato Marco Tangorra e l’ispettore superiore a capo dell’Anticrimine tifernate Maurizio Alessandrini – le indagini, coordinate dalla dottoressa Miliani della Procura di Perugia, hanno permesso di individuare e smantellare un vero e proprio sodalizio criminoso dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, marijuana, cocaina ed alcune droghe sintetiche”.
“Ragazzi in erba” – L’operazione è stata denominata “Ragazzi in erba” proprio perché la maggior parte delle attività di spaccio si sarebbero concretizzate all’esterno di istituti scolastici (prevalentemente quelli di Città di Castello) per mano di semplici studenti. Le indagini sono infatti partite da normali controlli del territorio nei confronti di tanti giovani nei pressi delle scuole ma le verifiche si sarebbero poi allargate ai luoghi più frequentati da quest’ultimi, in particolare il parco Roccolo a San Giustino, la piazza principale di Monterchi e Pistrino e il Pam di Sansepolcro. In queste zone i giovani si davano appuntamento dopo essersi riforniti dagli spacciatori. Tantissimi anche i minorenni segnalati come assuntori.
Il presunto sodalizio criminoso, nato in Altotevere e attivo nel triangolo Città di Castello – Citerna – Sansepolcro, pare avesse un organizzazione piramidale costruita in maniera gerarchica: a capo di tutto, secondo gli inquirenti, vi sarebbe un ragazzo di Pistrino (Ludovici Valentino, classe ’95 nato a Sansepolcro), il quale si sarebbe avvalso di numerosi collaboratori tra i quali anche il padre (Ludovici Paolo, classe ’64 nato a Città di Castello, residente a Pistrino) che avrebbe assecondato il figlio come fosse un suo superiore.
I 10 coinvolti – Il ragazzo, insieme al suo “braccio destro” (Nicola Pettinari, ’94, Città di Castello (Pg), residente a Monterchi) è stato associato al carcere perugino di Capanne. Altre 6 persone, tra cui il padre del giovane, sono invece state relegate agli arresti domiciliari. Si tratta di Samir Agrar, classe ’93, Marocco, residente a Pistrino; Mattia Pancioni, ’91, Città di Castello, residente a Sansepolcro (AR); Mirko Corsini, ’93, Città di Castello, residente a Lama di San Giustino; Filippo Camorri, ’93, Sansepolcro, residente a Selci di San Giustino; Gabriele Metucci Gabriele, ’93, Sansepolcro, residente a San Giustino.
Ad altri due, come recita ancora la nota della Questura – trattasi di Nicola Paoloni (’92, Città di Castello, residente a Lama) e Samuel Neri (’94, Sansepolcro) -, il Gip ha disposto quale misura cautelare l’obbligo di dimora.
Perquisizioni – La collaborazione con le unità cinofile di Ancona, gli equipaggi della Squadra Mobile e Digos di Perugia, i Commissariati di Foligno e Assisi, il Reparto Prevenzione Crimine Umbria – Marche di Perugia, la Squadra Mobile di Arezzo e il Commissariato di Sansepolcro, oltre ad aver consentito di eseguire le 10 ordinanze di custodia cautelare, ha anche permesso, in 14 perquisizioni, di recuperare: 600 gr. di hashish; 300 gr. di marijuana; 150 gr. di cocaina; 74 pasticche di ecstasy; 4 gr. di ketamina; funghi allucinogeni; 10 gr. circa di MDMA; diverse decine di migliaia di euro.
(Modificato alle 16.41)
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