Tutti condannati anche in appello, ma con pene riviste, i 7 giovani che furono arrestati nel maggio del 2016 per traffico di droga tra la Spagna e l’Umbria. I carabinieri di Spoleto e Perugia sequestrarono in quella occasione ben 25 kg di droga e 65mila euro.
Lo stupefacente, nello specifico hashish, era stato nascosto all’interno di una Renault Megane. Figura centrale nell’inchiesta era quella di uno spoletino, già al centro di altre indagini.
La Corte di appello di Perugia ieri ha appesantito in secondo grado le pene relative a due stranieri coinvolti (A.B.A.B. e M. A. le iniziali), per i quali è stata riconosciuta l’associazione per delinquere, come chiesto dalla Procura. In primo grado i due erano stati condannati rispettivamente a 6 anni e 40 mila euro di multa e 4 anni e 30 mila euro. Pene che ora diventano a 9 anni e 4 mesi e 4 anni e 8 mesi.
Alleggerita, invece, la posizione degli altri imputati, tra cui uno spoletino attualmente 36enne con precedenti specifici, F.C.: per lui la pena passa da 6 a 4 anni. Revocata l’interdizione perpetua (a favore di quella per 5 anni) dai pubblici uffici. Ridotta a 1 anno e 11 mesi (in primo grado era stata di 2 anni e 8 mesi) la pena per B.T., la giovane spoletina all’epoca sua compagna.
Quanto ai tre perugini coinvolti nell’inchiesta, condanna ridotta a 2 anni per G.E., 1 anno e 4 mesi per A.M. (con sospensione della pena) e a 1 anno e 6 mesi per L.R.