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DROGA DALLA CAMPANIA AL CENTRO DI PERUGIA, POLIZIA SGOMINA TRE GRUPPI ORGANIZZATI DI TRAFFICANTI (foto TO®)

(Fda)- Da Napoli a Perugia, carichi di droga, che veniva poi distribuita nei centri di spaccio del centro storico e in alcune altre zone della città umbra come corso Cavour, via della Pallotta, Ponte San Giovanni. E' questo il modus operandi in comune fra tutti i tre piccoli gruppi organizzati che sono stati sgominati dalla sezione antidroga della Polizia di Perugia, che ha potuto nei giorni scorsi portare a termine gran parte degli arresti a termine di un'indagine cominciata nel novembre del 2008.

L'intera operazione alla fine ha portato al fermo di trentacinque persone, con altre nove in latitanza, di cui 13 finiti agli arresti nei giorni scorsi. Secondo gli inquirenti, le persone coinvolte nel traffico -sia italiani che stranieri- afferivano a tre diversi gruppi di intermediazione e spaccio, tutte con la comune caratteristica di importare le sostanze stupefacenti dalla Campania e in particolare da Napoli.

E' proprio in Campania, infatti, che prendono piede le indagini sulle tre organizzazione, dopo che l'arresto di uno spacciatore a Perugia nel 2008, colto con un chilo di eroina e cocaina, aveva portato gli agenti della mobile alla porta di un uomo di 42 anni, originario della Costa d'Avorio e residente a Caserta, individuato come il fornitore delle sostanze. L'attività di indagine successiva, fatta di dritte, di appostamenti e intercettazioni ambientali, ha portato i poliziotti all'arresto, nell'arco di 2 anni, di 27 “grossisti” della droga, alcuni italiani, altri stranieri, di cui 5 ancora a piede libero, molti dei quali battevano come corrieri il tragitto Napoli-Perugia con piccoli carichi di droghe pesanti.

Questi corrieri erano il vettore di approvvigionamento delle tre associazioni a delinquere attive nel perugino, fermate in questi giorni. La prima, composta da persone di nazionalità algerina e tunisina, operava nel centro storico, in corso Cavour e in via della Pallotta, e si riforniva tramite grossisti nigeriani, albanesi o magrebini. La seconda, era composta da persone italiane, in prevalenza umbri (Orvieto, Bastia Umbra), che, secondo la polizia, da circa due anni “intratteneva rapporti abituali con clienti fidelizzati”. La terza, infine, era composta da due membri italiani, un tunisino e un marocchino, e operava in centro, in via della Pallotta e a Ponte San Giovanni.

Tutti, tranne sei persone rimaste in latitanza, sono finiti agli arresti, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'acquisto e cessione di stupefacente.