Droga, pattuglione della polizia nell’area di Madonna Alta, Fontivegge, via Settevalli. Personale del Reparto Volanti della Questura di Perugia, diretti, diretti dal commissario Monica Corneli, impegnati in servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno effettuato in particolare controlli nell’area verde del complesso urbano fra via del Macello e via Martiri dei Lager. La zona maggiormente frequentata da assuntori di sostanze stupefacenti e spacciatori.
Alla vista degli agenti, numerose persone sono scappate. I poliziotti, però, in previsione di tale comportamento, avevano effettuato una manovra a tenaglia, tanto da riuscire, a seguito di un inseguimento lungo e articolato, a fermare due cittadini stranieri, scappati all’arrivo degli agenti della volante.
A seguito di controllo i due sono risultati essere un cittadino di origini albanesi, classe 1997, con a carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e e in materia di sostanze stupefacenti; il secondo, un cittadino di origini marocchine classe 1996, anch’esso con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
L’approfondimento del controllo ha permesso di trovare l’albanese in possesso di metadone e fuori dal proprio comune di residenza. A carico dell’uomo, inoltre, risultava un divieto del Questore di ritorno nel Comune di Perugia.
Il cittadino marocchino, invece, veniva trovato in possesso di tre bottiglie integre di amaro, di cui non sapeva fornire un giustificato motivo di possesso e, ben nascosta in una tasca del pantalone indossato, un involucro di carta stagnola contenente una dose di sostanza stupefacente, del peso di circa mezzo grammo, esaminata dal Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Perugia come eroina.
Il cittadino albanese veniva deferito all’autorità giudiziaria perché inottemperante al divieto di ritorno nel comune di Perugia, ai sensi dellart.73 D.P.R. 309/90 per possesso di sostanze stupefacenti e sanzionato amministrativamente per inosservanza delle norme anti contagio Covid-19 attualmente in vigore in quanto fuori dal proprio comune di residenza.
Il cittadino marocchino invece veniva deferito per il reato di ricettazione e sanzionato ai sensi dellart.73 D.P.R. 309/90 per possesso di sostanze stupefacenti. A carico di quest’ultimo, messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, venivano avviate le pratiche per la sua espulsione in quanto irregolare sul territorio nazionale.
Gli agenti hanno identificato e controllato altre persone presenti nell’area, dai quali non è però emerso alcun reato o irregolarità.