Alessia Chiriatti
Sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri tre spacciatori tunisini nella zona di Via della Pallotta: colti in flagranza di reato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia, si trovavano in un appartamento regolarmente affittato da uno di loro in Via Jacopone da Todi. Sono ora indagati per detenzione ai fini di spaccio in concorso e ricettazione, e sono stati condotti presso il carcere di Capanne a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le indagini – Giorni di osservazione e pedinamento, di accurata raccolta e di analisi di informazioni acquisite da consumatori abituali di eroina e cocaina: sono questi gli strumenti che hanno consentito ai militari di individuare l’appartamento usato dai tre maghrebini come base per la divisione ed il confezionamento della droga. Entrare nell’appartamento non è stato facile per i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile – Aliquota Operativa, che hanno aspettato che gli spacciatori uscissero di casa per andare a vendere la droga. È stato poi accertato che la casa era occupata anche dalla compagna di uno dei tre, una donna dell’est, e che verosimilmente era usata per ospitare gli spacciatori. Dopo l’arresto, i militari hanno identificato i tre, tutti pregiudicati ed irregolari sul territorio italiano, di età compresa tra i 25 e i 26 anni. Due di loro avevano obbligo di firma per precedenti specifici. La perquisizione personale e domiciliare effettuata al momento del fermo ha permesso di trovare diversi involucri di droga, per un peso di 80gr di eroina e 40gr di cocaina, tutti ben nascosti e confezionati in buste di cellophane termosaldate, pronte per essere vendute sia nella zona della stazione che in pieno centro storico. Trovati anche un bilancino di precisione, 1500 euro in contanti, due telefoni cellulari, altri ritagli di buste ed un tirapugni con una lama annessa, scoperto nei pantaloni di uno dei tre, insieme alla chiave di una Kia Picanto di colore grigio, rubata alcuni giorni fa ad un anziano perugino residente in quella zona. L’auto era utilizzata dai pusher per la vendita della droga.
Nuove tracce – Gli arresti di ieri fanno pensare che ci sia un cambiamento nelle attività di spaccio: non più una vendita di droga al dettaglio, in piazza o nelle vie del capoluogo umbro, ma una rete collegata a precisi punti di ritrovo, come case e appartamenti dove gli acquirenti si recano per comprare gli stupefacenti. Il tutto, ha precisato il Tenente Zago, è legato al maggiore dispiegamento di forze di polizia per le strade del centro storico, dopo i fatti dell’8 e del 9 maggio scorsi. Si aspettano ora le analisi delle sostanze sequestrate e delle rubriche dei telefoni cellulari, utili a verificare quanto fosse esteso il giro d’affari.