Perugia

Drink ‘abusivi’ in centro: locale chiuso per cinque giorni

Distribuiva bevande alcoliche ai clienti nascondendole in un sacchetto e celandosi nell’area bancomat della banca vicina. Era questo il sistema di un locale del centro di Perugia, studiato per eludere i controlli. Controlli che però non lo hanno salvato.


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Andirivieni di giovani

La polizia si è insospettita notando un andirivieni di giovani che stazionavano davanti al locale del centro. Così, il personale della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.I. diretta dal Primo Dirigente della Polizia di Stato dr.ssa Maria OLIVIERI, coordinandosi con gli operatori della centrale operativa, ha svolto un servizio di osservazione all’esito del quale ha sanzionato il titolare del bar.

La modalità di vendita

In particolare, è stato accertato che dopo aver preparato le bevande all’interno del bar ed averle “nascoste” in un sacchetto, le distribuiva ai giovani clienti celandosi all’interno dell’area bancomat di un vicino istituto di credito. Sono dunque scattate le contestazioni per la violazione alla normativa anti-Covid per la quale l’esercente dovrà pagare una somma di denaro da 400 a 1.000 Euro.

La vendita senza scontrini

Sono interventi, inoltre, i militari della Guardia di Finanza per le opportune sanzioni relative alla mancata emissione dello scontrino. Inoltre, è stata disposta la contestuale chiusura dell’attività per 5 giorni.

“Rispettiamo le regole”

I controlli continueranno con il consueto impegno ed anche con il consueto approccio”, ha affermato il Questore. “E’ tuttavia evidente come sia necessaria la collaborazione di tutti in questa difficile fase, dei cittadini e degli esercenti, nella fondata speranza che se i dati positivi sulla diffusione del virus dovessero consolidarsi, il prossimo futuro potrà essere più roseo e possano essere previsti allentamenti alle restrizioni.” “Attenersi” alle disposizioni, ha affermato il Questore, “è doveroso anche perché vuol dire allinearsi a quel rispetto delle regole che contraddistingue la stragrande maggioranza dei cittadini e dei gestori dei pubblici esercizi”.