Prega e spera la città di Spoleto per la bambina di 8 anni che ieri ha rischiato di annegare in una piscina della prima periferia della città (nella zona di Protte) che ospitava le attività ludico sportive di un campus. Dall’ospedale di Ancona, dove la piccola è stata immediatamente trasferita per ottenere cure più adeguate al caso, i sanitari mantengono riservata la prognosi comunicando che la ‘situazione è stazionaria’. La sfortunata bimba resta intubata e in coma indotto farmacologicamente. Le sue condizioni restano particolarmente critiche. Bisognerà attendere ancora 36 ore prima che i medici possano cominciare a valutare gli eventuali danni cerebrali riportati dopo essere rimasta sott’acqua. Intanto i carabinieri di Spoleto, coordinati dal capitano Fabio Rufino, continuano le indagini per ricostruire i fatti. Ieri sono stati ascoltati alcuni compagni di giochi della bambina. Stamattina è stata invece la volta dei responsabili dell’associazione sportiva che ha organizzato il campus e dei titolari della struttura turistica che ospita la piscina. Gli inquirenti sono stretti nel massimo riserbo. Come pure i tecnici della Asl che stanno verificando se la struttura è in regola con tutta la vigente legislazione. Solo nelle prossime ore, presumibilmente non prima di lunedì, si saprà se la Procura iscriverà nel registro degli indagati eventuali presunti responsabili dell’incidente.
Stando alla ricostruzione di alcuni testimoni sembra che un gruppo di bambini del Campus stesse facendo dei giochi in acqua quando la piccola, dall’altra parte della piscina (pare dove il fondale è più basso), è andata sott’acqua perdendo i sensi. Le urla della sorella più grande avrebbero richiamato l’attenzione del bagnino che l’ha riportata a galla e gli ha prestato i primi soccorsi. Un’operazione di soccorso continuata dai sanitari del 118 arrivati tempestivamente sul posto. Giunta al pronto soccorso la piccola è stata intubata e, viste le sue condizioni (inclusa una crisi cardiaca che per fortuna questa notte non si è più manifestata), trasferita ad Ancona accompagnata da una equipe formata da un anestesista e una pediatra. Intanto la comunità cittadina si è stretta intorno ai familiari della piccola colpiti da questo dramma che sta tenendo tutti con le dita incrociate.
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