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Dpcm anti Covid e decreto Natale: le nuove regole per caccia, pesca e tiro fino al 6 gennaio

Il decreto Natale cambia in parte le regole anti Covid dell’ultimo Dpcm anche per caccia, pesca e tiro. Con divieti aggiuntivi dal 24 dicembre al 6 gennaio.

Divieti anti Covid fino al 6 gennaio:
gli ultimi chiarimenti del Governo

Fino al 21 dicembre

Fino al 21 dicembre valgono le regole in base alla colorazione gialla, arancione o rossa della propria regione in base al rischio Covid.

Pesca sì, caccia no: le differenze del Governo
nelle zone rosse e arancioni

Caccia nei giorni arancioni, anche in Umbria
ok agli spostamenti nell’Atc

Queste, in sintesi, le regole, in base alle zone, secondo le indicazioni del Governo:

  • zona gialla: consentito cacciare e pescare dalle 5 alle 22 (quando scatta il coprifuoco) in tutta la zona gialla, anche al di fuori della propria regione. Nelle regioni della zona gialla sono consentite le attività sportive nei poligoni e nei campi di tiro all’aperto. Le sessioni di allenamento devono avvenire a porte chiuse e nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
  • zona arancione: si può cacciare solo all’interno del proprio comune. Alcune Regioni hanno esteso con specifiche ordinanze il territorio di libero spostamento all’interno del proprio Atc. Deroghe, dopo il via libera di alcuni prefetti, anche per la caccia al cinghiale in braccata. I cacciatori delle zone arancioni sono quelli che devono fare maggiore attenzione per non incorrere in sanzioni, vista anche la non omogeneità interpretativa per alcune specie di caccia. Ordinanze per gli spostamenti all’interno dell’Atc sono state emesse in Toscana, Emilia Romagna, Basilicata, Marche, Liguria, Umbria.
    I pescatori possono spostarsi al di fuori del proprio comune in assenza di un fiume o di un lago (ancora di più per la pesca sportiva in mare) dove praticare questo sport. Serve però l’autocertificazione.
    In zona arancione il tiro nei poligoni all’aperto è consentito, ma solo all’interno del proprio comune. Si possono svolgere gare di tiro di interesse nazionale, a porte chiuse, con la partecipazione anche di tiratori provenienti da zone rosse con autocertificazione. Per gli allenamenti solo tiratori della stessa regione, se esiste un campo di tiro.
  • Zona rossa: vietato uscire di casa per andare a caccia. Il Dipartimento dello sport della Presidenza del Consiglio ha invece dato il via libera alla pratica della pesca sportiva anche nelle zone rosse, all’interno del proprio comune (meglio se in prossimità dell’abitazione). Anche se sulle faq del Governo compare ancora il divieto, al pari della caccia. Fipsas e Fiops ricordano quindi che “i pescatori che fossero stati eventualmente sanzionati potranno far valere il fatto di trovarsi in una situazione di affidamento incolpevole determinato dalla presenza di indicazioni ufficiali provenienti dal Dipartimento dello sport e dalla Presidenza del consiglio sulla legittimità della pratica della pesca sportiva e dello spostamento effettuato per il suo esercizio all’interno del comune di residenza nelle zone rosse“.
    In zona rossa tutte le attività sportive non professionistiche o di interesse nazionale individuate da Coni e Federazioni sono sospese, e quindi anche il tiro. Sono invece possibili le gare di interesse nazionale, a porte chiuse e nel rispetto dei protocolli anti Covid.

Pesca, la nota
del Dipartimento dello sport

Ovviamente vanno comunque rispettate tutte le regole anti contagio Covid sugli spostamenti con mezzi propri o pubblici (distanziamento, uso della mascherina, limiti alle persone in auto non conviventi).

Si raccomanda inoltre di verificare l’esistenza di ordinanze delle Regioni o dei sindaci che vietano l’attività o l’accesso ad alcune aree considerate a rischio.

Autocertificazione:
dove scaricarla e come compilarla

Dal 21 al 23 dicembre

Restano i divieti in base alle colorazioni di ciascuna regione per fascia di rischio, ma non ci si può più spostare dai confini della propria regione.

Dal 24 al 27 dicembre

Dal 24 dicembre, vigilia di Natale, fino a domenica 27 dicembre compreso tutta Italia diventa zona rossa. E’ quindi vietato uscire di casa per motivi che non rientrino nelle seguenti tipologie consentite: lavoro, salute o necessità; visite ad amici e parenti; acquisti in supermercati, negozi per beni di prima necessità, tabaccherie, edicole, servizi dal parrucchiere o in lavanderia e le altre attività che possono restare aperte.

E la caccia non rientra tra questi motivi. E’ consentito andare a pesca, pur con il problema interpretativo sopra evidenziato rispetto alle indicazioni del Dipartimento dello sport. Una situazione che può ingenerare confusione a seconda di chi effettua i controlli.

Dal 28 al 30 dicembre

Dal 28 al 30 dicembre tutta Italia diventa zona arancione. La caccia è dunque consentita, ma solo all’interno del proprio comune. Stesso discorso per la pesca, ma con limiti, come abbiamo visto, meno rigidi.

Dal 31 dicembre al 3 gennaio

Dal 31 dicembre al 3 gennaio si torna tutti in zona rossa. Niente caccia, dunque. A pesca sì, ma con limiti.

Lunedì 4 gennaio

Si può tornare a cacciare e pescare nel proprio comune lunedì 4 gennaio, giorno di zona arancione per tutti.

Il 5 e 6 gennaio

Il 5 e 6 gennaio, giorno prefestivo e festivo, tutta Italia torna zona rossa. E scatta lo stop agli spostamenti se non per i motivi consentiti.