Arriva con qualche ora di ritardo, la tanto attesa presentazione del DPCM del 18 ottobre, con la consueta conferenza stampa di Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri.
Dopo giornate di riunioni e comitati, che evidentemente non sono riuscite a trovare una quadra su alcune posizioni fondamentali tra enti locali e governo centrali, questi i punti cardine del decreto per arginare la crescita della curva di contagio da covid.
Introducendo i dettagli del dpcm, Conte ha detto “Non possiamo perdere tempo, dobbiamo agire mettendo in campo tutte le misure necessarie a scongiurare un nuovo lock down“.
Il presidente Conte ha infine sottolineato che per “i sacrifici economici chiesti agli operatori economici, c’è l’impegno del governo a ristorarli”
Durante la mattinata di oggi – 18 ottobre – si era tenuta una nuova conferenza Stato-Regione, in continuità con quella di ieri, che per quanto riguarda l’Umbria ha puntato su alcuni punti chiave. Punti sui quali la Regione non avrebbe intenzione di retrocedere per salvaguardare in primis l’economia e la socialità di base:
Tematiche particolarmente discusse che vedono su fronti distanti la maggior parte degli enti locali rispetto al governo centrale. Irremovibile la posizione del ministro dell’istruzione Azzolina sulla temporanea chiusura degli istituti scolastici, “Difenderò la scuola in presenza, non chiuderemo neanche un giorno”. Mentre si è dimostrato più disponibile il ministro alle università Manfredi.
In mattinata gli enti locali avevano invece incassato il sostegno del ministro della salute Speranza: “Hanno ragione le regioni più prudenti e caute, il ministero della salute le appoggia”.
Azioni di tutela che la presidente Donatella Tesei, dovrebbe trasformare in ordinanze regionali in quei punti, come la scuola in cui non sono state accolte, per tentare di diluire questa seconda ondata di contagi e proteggere dal peggio la popolazione, mettendola al riparo da un nuovo eventuale lockdown.
La presidente Tesei, a supporto delle proprie posizioni ha portato ad esempio due eventi che, forse non casualmente, hanno preceduto il picco di contagi in Umbria: la Catena umana della pace e l’evento di beatificazione di Carlo Acutis ad Assisi.
Giorni in cui si è registrata un’affluenza extra regione di migliaia di persone, difficilmente monitorabili nonostante le barriere agli accessi di entrata e le disposizioni di distanziamento sociale. La presidente, aveva fortemente richiesto di annullare gli eventi, per mantenere protetto il territorio.
Non resta che attendere le prossime ordinanze regionali e comunali che finiranno di assestare questa nuova mandata di regole anti contagio.