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Dossier Capitale, Spoleto sogna 2017 per celebrare Festival e sconfitta Annibale

Continua a spron battuto il lavoro della squadra del Comune di Spoleto impegnata nell’elaborare il dossier per conquistare il titolo di Capitale della cultura 2016 o 2017, che vede ormai in lizza più solo 10 città tra cui un’altra città umbra, Terni. Il Mibact conta di dare l’annuncio della ‘prima’ capitale (2016) entro il prossimo mese di ottobre, mentre a novembre si saprà quale città meriterà la palma per il 2017.

Inutile dire che tutte e 10 le concorrenti (con Spoleto e Terni ci sono Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, e Taranto) sperano nel 2017, così da avere più tempo per prepararsi all’evento che durerà tutto l’anno.

Le due città umbre, sotto questo profilo, hanno maggiori probabilità, se gli esperti del Ministero vorranno tener conto che Perugia è Capitale della cultura 2015: intitolare per due anni di seguito città del Cuore verde d’Italia potrebbe crear più di qualche malumore tra le altre concorrenti.

Ci sono poi altri aspetti su cui spera la città del festival. A cominciare dalla fine dei lavori di ristrutturazione di piazza del Mercato, per non parlare delle maggiori entrate su cui poter contare dalla appena deliberata tassa di soggiorno: una boccata di ossigeno, in termini finanziari, seppur di non grandi dimensioni (si parla di 200-300 mila euro), grazie alla quale sostenere le tante iniziative inserite nel dossier.

Sotto il profilo delle ricorrenze poi, il 2017 combacia con il 60mo anniversario del Festival dei Due Mondi (quella che al momento, se non vi sarà rinnovo di contratto, sarà l’ultima edizione sotto la guida del direttore artistico Giorgio Ferrara), la kermesse nota in tutto il mondo grazie all’illuminata idea del suo fondatore, il maestro Gian Carlo Menotti. Non solo. Tra due anni ricorreranno anche i 2.200 anni dalla sconfitta di Annibale che, vinti i romani sulle rive del lago Trasimeno, davanti alla efficace difesa di Spoleto, fu costretto a rinunciare alla conquista di Roma. Un episodio che di fatto ha cambiato, oltre alle idee espansionistiche del cartaginese, definito dallo storico Theodor Mommsen “il più grande generale dell’antichità”, anche il corso della storia della penisola italiana.

Protocollo con Terni – ma le due città umbre stanno lavorando anche ad un piano ‘B’, qualora una delle due riesca a spuntarla sulle concorrenti. Il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli e quello di Terni, Leopoldo Di Girolamo, hanno messo a punto un protocollo affinché, in caso di vittoria di una delle due città, possa sorgere una sorta di ‘gemellaggio’ così da non disperdere tutto il patrimonio di idee e iniziative di cui si sono arricchiti i due dossier.

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