Perugia

Doppio stupro, il 19enne identificato con Instagram | In carcere sceglie di non parlare

Doppio stupro, il 19enne identificato con Instagram. In carcere a Capanne, dove si trova da lunedì sera, il giovane sceglie di non parlare nell’interrogatorio di garanzia avvenuto in videoconferenza.

Accanto a lui il suo legale, l’avvocato Guido Rondoni.

Le pesanti accuse

Il 19enne è accusato di aver violentato due minorenni a distanza di pochi mesi. Utilizzando la stessa tecnica: prima le avrebbe attirate in un luogo isolato con una scusa e poi, con la forza, le avrebbe costrette a subire atti sessuali.

Il primo stupro a gennaio

Il primo stupro si sarebbe verificato lo scorso 12 gennaio, nei pressi di un centro commerciale. Lì il giovane avrebbe incontrato una 14enne, già conosciuta in precedenza.

Con il pretesto di dover attendere un amico l’avrebbe condotta in un luogo appartato fuori dal centro commerciale e qui avrebbe abusato di lei.

Le minacce: se parli ti faccio picchiare

La ragazza, per la vergogna, non ha subito raccontato l’accaduto. Ma quando giorni dopo ha confidato la violenza subita ad alcuni amici, il 19enne, appreso il fatto dal passaparola, le ha addirittura telefonato, minacciando di farla picchiare da altre ragazze se avesse raccontato l’accaduto.

Lo stupro in centro

L’altra violenza sarebbe avvenuta in un vicolo del centro storico, lo scorso 10 giugno. Quella sera il 19enne avrebbe conosciuto la vittima, una 15enne. Con il presto di andare a fumare una sigaretta l’avrebbe indotta a uscire dal locale, dove la ragazzina si trovava con alcuni amici.

E nel vicolo, con la forza, nonostante il tentativo della ragazza di difendersi, avrebbe abusato di lei.

Ma questa la ragazzina, sconvolta e in lacrime, ha avuto il coraggio di raccontare subito l’accaduto agli amici. Da lì il ricovero in ospedale (per lei una prognosi di 40 giorni) e la denuncia.

Tradito da Instagram

Proprio le testimonianze delle due ragazze, insieme a quelle degli amici, hanno portato gli inquirenti a collegare i due episodi. A consentire l’individuazione del giovane sono state poi alcune sue foto postate su Instagram.

L’ordinanza del gip

Nella sua ordinanza il gip Angela Avila argomenta la necessità che il 19enne sia in carcere con “il concreto e attuale pericolo” che compia altre violenze, vista la sua “spiccata pericolosità sociale” che rendono “assai probabile la reiterazione del reato“.