Perugia

Dopo UniPg carriera alias all’UniStra, ma non all’Adisu: Udu all’attacco

Anche l’Università per Stranieri, come aveva fatto l’Università degli Studi, dà il via libera alle carriere alias. Non l’ADiSU, che ha scelto di non fare esporre bandiere nella

“Anche quest’anno, come Sinistra Universitaria UDU Perugia, siamo presenti all’Umbria Pride, orgogliosi del dialogo che siamo riusciti a portare avanti con le istituzioni universitarie – dichiara Nicholas Radicchi, coordinatore della Sinistra Universitaria UDU Perugia e prosegue – grazie al lavoro dei nostri rappresentanti alcune bandiere, simbolo della comunità LGBTQIA+, sono state affisse nei luoghi più rappresentativi di UniPG e Unistra. Inoltre martedì 28/05/2024 l’Università per Stranieri di Perugia, accogliendo le nostre richieste, ha deciso di allinearsi a quanto già accade in UniPg da vari anni, garantendo alla comunità studentesca la possibilità di accedere alla carriera alias, uno strumento importante in grado di garantire diritti e tutele a tutti coloro che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita. Peccato, però, che ADiSU Umbria abbia deciso di rimanere l’unico luogo del diritto allo studio incapace di garantire pari diritti e tutelare quella parte di comunità studentesca che su base giornaliera, andando a mensa o abitando in collegio si ritrova a subire potenziali discriminazioni, dolorosi outing e grandi disagi”.

“Dopo le richieste dell’UdU in Commissione ADiSU – afferma Nicoletta Schembari, Garante degli Studenti ADiSU Umbria – l’Agenzia per il Diritto allo studio ha deciso non solo di non esporre nessuna bandiera per la settimana del pride, ma anche di negare l’istituzione della carriera alias, celandosi dietro un non voler prendere una posizione politica e finendo così per prendere la decisione più netta e divisiva di tutte, invisibilizzando i diritti e le necessità di una parte della comunità studentesca che su base quotidiana utilizza i servizi del diritto allo studio. Non possiamo ignorare- concludono i rappresentanti UdU – le dichiarazioni e le scelte dell’amministratore unico. Non siamo disposti a transigere su quello che è un vero e proprio diritto per la comunità LGBTQIA+. Continueremo a dar voce alle esigenze degli studenti e delle studentesse che rappresentiamo, fino a che ogni diritto sarà garantito a tutte e tutti”.