“Eccomi qua a voi mi presento, sono l’autunno pieno di vento. Il mio profumo è quello del mosto, il mio sapore quelle delle castagne arrosto.”
“ … Quando arrivo, il contadino raccoglie l’uva per farci il vino.” Arriva così, senza preavviso, l’autunno, stagione in cui il sole caldo d’estate fa spazio alla notte scura, le foglie cadono a terra, gli animali vanno in letargo ed i contadini raccolgono l’uva per poi “trasformarla” in vino. La prima fase, che permette all’uomo di poter godere del “nettare degli Dei”, è detta pigiatura. L’uva veniva raccolta in appositi cesti e pestata a piedi nudi. Ad oggi nessuno opera più così visto che, ormai, i moderni macchinari hanno soppiantato questa che da pratica comune è rimasta solo una divertente tradizione.
Nel Comune di Scheggino è però possibile rivivere questo momento grazie alla “Festa della Pigiatura” in programma per il 25 e 26 Settembre dove, sarà possibile fare un vero e proprio passo indietro nella storia grazie anche all’ ”Osteria Baciafemmine” che, in pieno spirito con la rievocazione, proporrà cene a base di ricette antiche finemente rielaborate e al termine delle stesse sarà possibile cimentarsi nella pigiatura dei grappoli a piedi nudi. Un po’ come faceva Celentano nel film “Il bisbetico domato”. Una piacevole celebrazione che tiene a non far dimenticare il nostro passato, mescolando la tradizione contadina vinicola a quella gastronomica. Ma senza ancheggiare come il molleggiato.