Aggiornamento alle 18.50 – La vestaglia blu indossata da Nedina al momento della scomparsa, ed ora scolorita ed usurata dal tempo, le sue scarpe da ginnastica, sommerse dal muschio, ed una sottoveste: sono questi gli indumenti rinvenuti durante la battuta di ricerche che si è tenuta fino a metà pomeriggio di oggi nella zona dell’Alta Marroggia e che si è concentrata nell’area in cui un mese fa erano stati trovati dei resti umani, una parte di un cranio. Gli abiti sono stati trovati ad appena 50 metri da dove era stato rinvenuto casualmente il teschio un mese fa e sono stati subito mostrati dalla polizia del commissariato di Spoleto (guidata dal vice questore aggiunto Claudio Giugliano), che coordina le indagini, ai familiari di Nedina. Che li hanno riconosciuti senza ombra di dubbio: erano quelli che la novantatreenne indossava al momento della scomparsa, avvenuta nell’estate del 2010 nella zona sopra Baiano Alto. Da allora dell’anziana spoletina si era persa ogni traccia, tra la disperazione della famiglia, che non si è mai arresa e che nel tempo ha lanciato numerosi appelli per ritrovare la congiunta, cercando di non perdere le speranze. Ora, però, finalmente una risposta alle tante domande che si pongono da cinque anni sembra essere arrivata. La certezza che quei resti umani siano proprio di Nedina, comunque, arriverà fra qualche giorno, quando verrà reso noto l’esito del test del dna.
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Sono circa 50 i volontari impegnati da questa mattina nella vasta battuta di ricerche nei boschi dell’Alta Marroggia, nella zona in cui un mese fa è stata rinvenuta una parte di cranio umano. Le ricerche si stanno concentrando in una zona di 1,5 chilometri, tra Icciano e Meggiano ed hanno finora consentito di ritrovare alcuni indumenti che potrebbero essere di Nedina Stramaccia, la novantenne scomparsa in un luogo non molto distante 5 anni fa.
Le ricerche – Su richiesta della Polizia di Stato, cui sono affidate le indagini, stamani si è infatti costituito il Coc, il Centro operativo comunale per coordinare tutte le operazioni utili alle attività di ricerca. Insieme alla Polizia sono state impegnati l’ufficio comunale di Protezione Civile e circa cinquanta volontari di tutte le associazioni di Protezione Civile presenti sul territorio comunale (Gruppo comunale volontari di protezione Civile, Ass. Nazionale Carabinieri nucleo di protezione Civile di Spoleto, Croce verde di Spoleto, l’ARI sez di Spoleto, la Croce Rossa di Spoleto, unità cinofile di soccorso, soccorso alpino).
I risultati – Durante la mattinata sono stati rinvenuti alcuni indumenti e un paio di scarpe che sono stati portati per l’identificazione dai familiari della donna scomparsa nel giugno del 2010 da Baiano, Nedina Stramaccia, a cui si ipotizza possano appartenere i resti umani trovati nel bosco. In particolare le scarpe sembrerebbero corrispondere proprio a quelle che l’anziana portava al momento della sparizione. Per avere però la certezza che i resti umani rinvenuti appartengano a lei, però, si dovrà attendere l’esito del test del dna, che ha visto confrontare quello isolato sulla calotta cranica con quello di un familiare prossimo di Nedina.
(Nelle foto un fermo immagine delle riprese tratto dal Tgr Umbria)