Dopo due anni di stop, tornano a Città di Castello le Giornate dell’Artigianato Storico, evento clou dell’estate tifernate meglio noto come Festa al Prato, giunto alla sua 18^ edizione.
Questa mattina, nella sala giunta del Comune, per presentare la tre giorni che si terrà da venerdì 30 a domenica 1 settembre, erano presenti il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, il presidente della Società rionale Prato Domenico Duchi e la sua vice Emanuela Gaggioli.
“Il ritorno delle Giornate dell’artigiano storico nel rione Prato è una buonissima notizia ed è un segnale molto positivo per la città – ha dichiarato il primo cittadino – Con questa manifestazione, entrata nel cuore dei tifernati e molto apprezzata anche dai turisti, la storia e le tradizioni di Città di Castello recuperano la vetrina che meritano. Tutti i tifernati sentivano la mancanza di questo appuntamento, delle passeggiate nei vicoli e nelle piazze del quartiere, dell’allegria e della meraviglia al cospetto di spettacoli e rappresentazioni di antichi mestieri, senza dimenticare il piacere di condividere la tavola con gli amici nelle taverne“.
“I numerosi sponsor privati che hanno permesso il ritorno della Festa al Prato sono la testimonianza che la città ricorda con piacere questa manifestazione e la vuole riportare al suo massimo splendore – ha aggiunto Carletti – Dal punto di vista della sicurezza è sicuramente stato un percorso più impegnativo rispetto al passato ma ci sono dettami che vengono dall’alto e dobbiamo adeguarci alle nuove norme“.
“Dopo due anni di silenzio torniamo con una manifestazione ‘ridotta’, a causa di una carenza di organico e di siti non più a nostra disposizione, ma sarà un’edizione comunque all’altezza, con gruppi di sicura capacità ed esperienza – ha spiegato il presidente Duchi – C’è una normativa stringente in materia di sicurezza a cui bisogna sottostare. Quest’anno i mestieri, circa 25, avranno luogo in via San Florido, Piazza del Garigliano, via Cesare Battisti, via Santa Caterina e via San Florido, in un percorso ad anello. Le taverne aperte saranno quelle del “Boccon di vino” (piazza del Garigliano), “Il Forno” (via Cesare Battisti) e “La Taverna del Gatto” (nell’omonima via)”.
“Siamo partiti tardi per organizzare tutto, due mesi fa circa, ma siamo puntuali sui tempi – ha continuato Duchi – nonostante le difficoltà per gli iter delle varie autorizzazioni. Questa edizione sarà la base di partenza per preparare quella del prossimo anno. Siamo stati ‘testardi’ e determinati anche perchè sollecitati dalla gente a riproporre questa magnifica rievocazione tifernate“.
Gaggioli ha aggiunto che ci sarà un servizio di sicurezza privato, “con professionisti abilitati itineranti posizionati sui punti nevralgici, per evitare disagi ai residenti e garantire un sano divertimento. Vogliamo rivalutare la parte storica della Festa, togliendole quell’alone troppo ‘goliardico’ che spesso è stato oggetto di critiche“.
Duchi e Gaggioli hanno poi illustrato il programma della manifestazione. Si comincia venerdì 30 agosto, dalle ore 18, con l’apertura di mercato, botteghe artigiane (aperte anche dalle 10 di sabato e domenica) e, dalle 19.30, delle taverne, che sabato 31 e domenica 1 settembre saranno aperte anche a pranzo dalle 12.30. L’inaugurazione delle Giornate avrà luogo alle 17 di sabato 31 agosto, poi dalle 19 (come domenica) via alla festa nelle taverne. Domenica 1 settembre, alle 11.30, Santa Messa nella Chiesa di Santo Spirito e nel pomeriggio, alle 16, ecco il corteo storico. A rotazione, e per tutta la durata della manifestazione, le vie del rione saranno animate da spettacoli itineranti con protagonisti mangiafuochi, giullari, giocolieri, musici, trampolieri, saltimbanchi e menestrelli,