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Donne, potere e politica: Renata Polverini, Giovanna Melandri e Catiuscia Marini al Pavone

In occasione della kermesse Immaginario 2.0, si sono riunite ieri mattina, presso il Teatro Pavone di Perugia, la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, la deputata ed ex Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Giovanna Melandri e la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini. A moderare l’incontro, la giornalista e conduttrice televisiva Ritanna Armeni. Le tre politiche si sono confrontate sulla spinosa tematica delle pari opportunità e sulle famosa questione delle quote rosa, argomento peraltro lungamente discusso nel dibattito politico. L’Italia rimane un fanalino di coda nel processo di integrazione dell’emisfero femminile, e a fronte di una crisi economica incalzante e preoccupante, il 60% della forza lavoro “rosa” rimane disoccupata. Durante l’incontro sono stati frequenti, ovviamente, i rimandi alla situazione italiana contingente, con le dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Monti, il cui governo tecnico non includerebbe nessuna donna, o forse solo Emma Bonino, nella rosa dei nomi dei Ministri. “A Berlusconi, il colpo definitivo l’ha dato la finanza. Ma il 13 febbraio gliel’hanno dato le donne. Anche per molti uomini la misura era colma”, così si espressa la Melandri, a proposito della fine del governo Berlusconi. La Polverini ha voluto rimarcare quella linea di cesura esistente tra “alcune donne dello spettacolo, poi entrate in politica” ed altre esponenti della società civile, dirigenti amministrative, politiche “che non si sono mai buttate nella mischia”. Le tre ospiti del Teatro si sono dette all’unisono preoccupate per il nuovo governo e per la situazione italiana, con una certa sensibilità per la situazione femminile: “la crisi economica non è stata e non è ancora una crisi neutra”, ha affermato Catiuscia Marini, “perché ha colpito giovani e donne. L’Umbria era vicina agli obiettivi di Lisbona, ora invece la situazione è in forte retrocessione”. La Presidente umbra ha poi ricordato l’importanza del ruolo delle regioni per l’attuazione delle politiche sociali, e per l’attenzione nei confronti dei settori civili più discriminati, rimarcando come “i mercati internazionali abbiano approfittato delle debolezze italiane”. E ancora sul governo Monti si è espressa la Melandri: “Mario Monti è uno straordinario economista, ma l’Italia non può uscire dalla crisi e non può crescere se non facciamo entrare nel mercato del lavoro una fetta di donne che ne sono escluse”. La Polverini ha infine voluto ricordare come lei e Catiuscia Marini siano due donne Presidenti in seno alla Conferenza Stato-Regioni, che si battono, insieme all’Anci e all’Upi per i diritti delle autonomie locali “abbandonate dal governo al loro destino per via dell’imposizione di tagli finanziari strutturali”.

AleChi