La Lega: “Confrontarsi, avere idee diverse e non essere d’accordo è un conto, e rientra nella dialettica politica, cosa diversa è sfociare nel ridicolo"
Con una maschera sul volto, in via Lungonera, per protestare contro l’ordinanza antiprostituzione del Comune di Terni. L’iniziativa di alcune donne, diffusa anche dalla pagina Facebook della Cgil locale, fa infuriare la Lega.
“Siamo basiti per il ridicolo teatrino messo in scena da alcune donne della Cgil, valorizzato e promosso anche sulla pagina facebook della Cgil Terni. Dal primo sindacato a livello nazionale ci saremmo aspettati qualcosa di ben diverso”. Così i consiglieri comunali della Lega Terni intervengono con una nota in relazione alla mascherata di via Lungonera.
“Come si può ridurre e svilire la piaga della prostituzione ad una simile buffonata? Trasformare e ridicolizzare un tema serio come questo in una pagliacciata simile – aggiungono – non fa bene a Terni e non aiuta nessuno.
Non rende giustizia a quelle donne, a quelle ragazze, a quelle bambine, spesso strappate alla famiglia d’origine, portate in un paese che non conoscono, spesso violentate e costrette a vendere il loro corpo. Non sostiene chi cerca di contrastare questo squallido racket gestito dalla criminalità organizzata”.
“Confrontarsi – continuano i consiglieri – avere idee diverse e non essere d’accordo è un conto, e rientra nella dialettica politica, cosa diversa è sfociare nel ridicolo. Le donne di sinistra, le femministe che pontificano, attaccando chi ci sta mettendo la faccia per combattere questo preoccupante fenomeno, credono sia questo il modo giusto e serio di approcciarsi al problema?
Come si può cadere così in basso?”.
“Come Lega – concludono – stiamo cercando di alzare il livello del dibattito, con proposte atte a risolvere veramente la questione, ma azioni così non apportano alcunché e ci inducono a pensare, che il vostro fine non sia tutelare le donne, ripristinare la legalità e contrastare veramente il fenomeno, ma semplicemente buttarla in caciara, con goliardia, citando il ‘vostro’ Presidente della Provincia, e questo ci fa tornare indietro di anni. Non avremo il vostro senso dello humour, ma a noi queste cose non fanno affatto ridere”.