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“DONNE DI ORIENTE E OCCIDENTE”

Tre giorni di eventi per celebrare la festa della donna, tra teatro, cinema e dibattito. Li organizza l'Istess da venerdì 7 a domenica 9 marzo tra il Cenacolo San Marco e il Museo Diocesano, proseguendo nel filone “Donne di oriente e di occidente – solidarietà per la libertà” iniziato lo scorso anno con la conferenza del premio Nobel per la pace Shirin Ebadi. Si comincia venerdì 7 marzo alle 18.00 al Museo Diocesano (in piazza Duomo) dove torna in scena Norma, lo spettacolo teatrale del gruppo “A” dedicato agli ultimi momenti di vita di Marilyn Monroe, scritto e diretto da Oreste Crisostomi e interpretato da cinque attrici con la partecipazione straordinaria di Marzia Ubaldi. Sabato 8 Marzo alle ore 16:30, ancora al Museo Diocesano, si svolgerà l'incontro con Souad Sbai, la Presidente dell'Associazione Comunità Marocchina delle Donne in Italia, alla quale sono iscritte italiane e marocchine che collaborano per favorire l'incontro delle culture, aiutando le donne immigrate ad uscire dal dramma dell'analfabetismo, informandole sui loro diritti e doveri, sostenendo il percorso dell'integrazione. Insieme a Souad Sbai, all'incontro di sabato prenderanno parte la sociologa del diritto Simona Andrini, Anna Bottegal del Pisai, la giornalista Monica Di Lecce e il vescovo di Terni Vincenzo Paglia. Il progetto cultura dell'Istess dal titolo “Donne di Oriente e di Occidente: Solidarietà per la libertà” – nel quale si inserisce il dibattito – si propone di costruire un ponte per il dialogo fra donne di diverse culture ma unite nel comune intento di emancipazione e di rispetto. “In una società che in alcuni casi relega la figura femminile a “oggetto” mass-mediatico o in altre realtà ad essere subalterno – spiega il responsabile del progetto cultura dell'Istess Daniele Mariani – l'incontro fra Donne di Oriente e Donne di Occidente può essere il momento per l'inizio di un cammino comune verso la piena realizzazione del mondo femminile”. Infine, domenica 9 marzo alle 16.30 al Cenacolo San Marco in via del Leone, 12 sarà proiettato il film Acque silenziose di Sabina Sumar, presentato all'ultima edizione del festival “Cielo e Terra”. Ambientato nel 1979 in Pakistan, il film racconta di come sotto il governo del generale Zia-ul-Haq, il paese si avvia a diventare uno Stato islamico. In un piccolo villaggio del Punjab, la quarantenne Ayesha ha deciso, dopo la morte del marito, di dedicare la vita all'educazione del figlio diciottenne Saleem, innamorato della bella Zubeida. Ma l'avvento della legge islamica sconvolge la vita della donna. Saleem, infatti, poco alla volta trascura sempre più i suoi sentimenti per far parte di un gruppo di attivisti islamici. Inoltre, l'arrivo in paese di alcuni pellegrini indiani, risveglierà in Ayesha strazianti ricordi del suo passato. “In un mondo globalizzato – spiega Stefania Parisi, direttore dell'Istess – non è pensabile che i diritti delle donne siano rispettati solo in occidente. Per questo abbiamo deciso di organizzare questi confronti tra donne di oriente e donne di occidente, che vogliono anche essere una presa di coscienza e di fratellanza. In questo filone si inserisce l'incontro con Suad Sbai, ma anche il film di Sabina Sumar, una regista che è stata a lungo perseguitata proprio per la sua lotta per i diritti. Infine, lo spettacolo “Norma”, dedicato ad una donna occidentale, ci ricorda che la parità dei diritti non deve essere solo legale, ma sostanziale”. “Il problema di fondo delle donne in occidente – prosegue Parisi – è quello della conciliabilità dell'impegno pubblico con la vita familiare. Lo Stato fa poco o niente per aiutare le donne da questo punto di vista, costringendole a sobbarcarsi enormi carichi che le portano spesso a dover rinunciare o al lavoro o alla famiglia”.