Si infittisce il giallo della donna trovata morta in casa, nel primo pomeriggio di ieri (1 dicembre), nella frazione di Pistrino (Comune di Citerna).
Mariel, vedova 70enne di origini tedesche che viveva in Altotevere da oltre 20 anni, non aveva dato più notizie di sé da almeno una settimana, tanto da allarmare un’amica coetanea che, dopo i vani tentativi di chiamarla – negli ultimi giorni il telefono squillava a vuoto e 48 ore fa era già irraggiungibile – ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine.
I carabinieri, dopo aver suonato e bussato inutilmente alla porta del civico 27 di via Sfrilli (nella foto), hanno quindi deciso di entrare in casa con l’aiuto dei vigili del fuoco. Poco dopo la tragica scoperta: il corpo della donna riverso a terra e il particolare del volto tumefatto, che agli inquirenti non ha fatto escludere neanche l’ipotesi di una possibile colluttazione e quindi di un probabile omicidio.
Sul posto sono intervenuti il medico legale e il Pubblico Ministero, insieme alla Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, che ha eseguito nell’abitazione tutti i rilievi del caso fino a tarda notte. Alle 19 circa, invece, la salma della donna, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Perugia per l’attesa autopsia.
Gli investigatori hanno appurato come nessun infisso dell’abitazione presentasse segni di effrazione. Dettaglio che fa pensare, qualora ci fosse stato un delitto, come l’eventuale assassino abbia avuto libero accesso all’abitazione della 70enne. Magari potrebbe essere stata pure una persona di cui Mariel si fidava.
Un altro particolare che fa riflettere, soprattutto chi conosceva la donna, sono le persiane delle finestre chiuse e le luci spente, rimaste così per giorni e giorni. Alcuni testimoni hanno infatti riferito che la 70enne, sia quando era a casa sia quando partiva per tornare in Germania, lasciava sempre aperte le prime e accese le seconde, perché aveva paura dei ladri.
Le indagini vanno avanti serrate e restano ancora da capire l’ora e la data del decesso. Secondo le primissime analisi del cadavere la donna potrebbe essere deceduta addirittura una settimana fa. Resta il fatto che sia domenica che lunedì il telefono squillava a vuoto (la batteria avrebbe dovuto scaricarsi già nel giro di 24 ore) mentre solo martedì è diventato definitivamente non raggiungibile.